I PERSONAGGI
Ramo Primogenito
*MARCO COPPOLA
Nobile stabiese.
Nato nel secolo XIV, risulta già morto nel 1425.(1)
Ebbe due figli:
Romanello
*Andrea
1) Archivio di Stato di
Napoli (ASN), Atti della Cappellania di S. Catello Vetere.
ROMANELLO COPPOLA
Nobile stabiese.
Figlio di Marco, sposa la nobile Verita Vulpula. Nell'anno 1425 presenta il Beneficio di S. Catello Vetere nella Cattedrale di Castellammare di Stabia.(1)
Ebbe tre figli:
- Goffredo: Fece costruire il Palazzo Coppola in
Castellammare, tra il 1447 e il 1490, comprando un vigneto dal vescovo stabiese
Nicola Anfora.(2) Quando
fece testamento il 12.8.1492 la moglie era già morta.
- Pandolfo risulta già morto nel 1457.
- Buffillo, notaio in Castellammare.
1) ASN, Atti della Cappellania di S. Catello Vetere.
2) ASN, ibidem.
*ANDREA COPPOLA
Nobile stabiese.
Figlio di Marco, nel 1425, con il fratello Romanello, presenta il Beneficio di San Catello.(1)
Ebbe per figlio Antonello.(2)
1) ASN, Atti della Cappellania di S. Catello Vetere;
2) Fuochi di Castellammare di Stabia, anno 1507; ASN, raccolta di documenti Vargas-Serra di Gerace, vol. 7.
*ANTONELLO COPPOLA
Nobile stabiese (già + nel 1507).
Nacque in Castellammare di Stabia intorno alla
seconda metà del XV secolo. Sicuramente era figlio di Andrea Coppola.(1)
Risulta già
morto nel 15O7(2).
Ebbe almeno tre figli:
- Belladonna (XV-XVI sec.)
* Bernardino (1485-1563/5)
- Paolo (1496-1581)
1) Fuochi di Castellammare di Stabia, anno 1507; ASN, raccolta di documenti Vargas-Serra di Gerace, vol. 7.
2) ASN, raccolta di documenti Vargas-Serra di Gerace, vol. 7.
BELLADONNA COPPOLA
Nobile stabiese.
Nacque a Castellammare da Antonello Coppola, sposò
Porfido de Giglio o de Gilio ed ebbe due figli: Minico e Magdalena.(1)
1) Archivio Storico Capitolo Cattedrale (ASCC), anno 1533, Scritture Capitolari vol. 9, fol. 128ss.
PAOLO COPPOLA
Nobile stabiese.
Canonico, Vicario Generale e Capitolare.
E' figlio di Antonello.
Incerto è il suo anno di nascita. Secondo la lapide
custodita nell'attuale antiquarium stabiese risulta nato nel 1486, mentre,
secondo i Fuochi di Castellammare, nel 1496.(1) A prescindere dal fatto che bisogna attribuire
maggior valore legale alla numerazione dei fuochi rispetto ad una lapide, vi è
la prova che nel sec. XVIII la data sulla lapide era illeggibile e soltanto un
postumo intervento ottocentesco di un inesperto lapicida ha potuto modificarne
l'anno.
Continuando un'affermata tradizione della famiglia Coppola imprese la strada del sacerdozio. Difatti nel 1519 è Diacono, nel 1529 Presbitero e nel 1537 è segnato tra i canonici del Capitolo Cattedrale stabiese.(2)
La sua elezione a Vicario Capitolare risale al 1561,(3)
per la morte del
vescovo mons. Giovanni Fonseca.
Il 3 novembre del 1565 fu istituita in seno al Capitolo, dal neo vescovo mons. Antonio Laureo, la dignità del Tesorierato e la nomina cadde su Paolo Coppola.(4)
Nel 1566 lo ritroviamo Vicario Generale del vescovo
Laureo,(5) mentre
nel 1569 viene nominato Cantore.(6) Nel
1571 è ancora Vicario Generale.(7)
Il rispetto di cui godeva il nostro prelato è consacrato alla storia del secolo XVI da un raro documento della Cancelleria Vicereale, cioè da un salvacondotto datato 26 novembre 1560, con cui si fa ordine affinché la famiglia Coppola, e più specificamente quella di D. Paolo, non sia molestata (non se le de ningun fastidio) dalle truppe spagnole di transito in Castellammare.(8)
In seno alla famiglia fu uomo affettuoso e vigile,
garante delle sorti del casato, alter ego del fratello Bernardino. Sono i suoi
buoni uffizi che consentono al nipote dottor (artium et medicinae doctor) magnifico Scipione di sposare la nobile
Caterina Provenzale, sorella dell'allora Arcivescovo di Sorrento mons. Gerolamo;(9)
al nipote
magnifico Andrea di rivestire la carica di Real Capitano (Governatore) della
città di Angri e di sposare la nobile Silvia Dommarco;(10) al nipote magnifico Nicola di conseguire la carica di Regio Credenziere
della Dogana del sale di Castellammare;(11) ed infine all'altro nipote D. Giulio la carica di Canonico e Tesoriere.
Il suo testamento, stilato il 21 febbraio 1581, di martedì, per gli atti del notaio Paolo Fedele, in età di 85 anni, è il compendio della sua vita terrena. Da esso si evince che possedeva « casa palaziata alla Via Nova », l'attuale Strada Coppola, ove abitava « in quadam camara superiore prope solatam ». Nominava suo erede il nipote dottor Scipione, ordinava la celebrazione, da parte del Capitolo, di cento messe l'anno (trentatré ogni quattro mesi) e tre anniversari (per se, per il padre e per la madre). «Item vole, ordina et comanda esso testatore che, al tempo che passarà da questa vita presente, lo corpo suo se debbia sepellir nella Magior Ecclesia (la Cattedrale) della città di Castellammare et proprie sotto le grade dell'Arco Magiore di detta Ecclesia, dove se habbia da fare per detto suo erede (Scipione) una marmora scolpita con la testa a ... de homo avante, con accomodarsene dove più sarà comodo in detto loco, et quando lo Rev.mo Vescovo o lo Capitolo non ci consentesse, in tale caso se habbia da seppellir nella Cappella de Santo Catello de Casa Coppola ... là farse la detta marmora etc....»(12)
Ed il tutto fu così eseguito. Ecco il testo della
lapide:
PAULO COPPULE GENERIS NOBILITATE
ANIMI CORPORISQ. DOTIBUS ORNATISS.O
ECCLESIE STABIANE CANTORI AC
PLURIBUS
ANNIS ET VACUA ET PROVISA
NEMERENTI POSUIT OBYT A MCCCCC
LXXXI AETATIS ANNOR. LXXXXV
Fin qui la lapide restaurata nel secolo XIX. Sennonché
nelle carte di famiglia(13) vi è la trascrizione di tale lapide, precedente al restauro
ottocentesco, che è la seguente:
PAULO COPPULE ECCLESIAE STABIANE CANONICO ATQ. CANTORI
ANIMI DOTIBUS NOBILITATE CORPORISQ. SPETIE ORNAT.MO
SCIPIO COPPULA PATRUO INCOMPARABILI
HANC
PARVULAM PRO MERITIS PARTE POSUIT
OBIYT ANNO A PARTU VIRGINIS M.CCCCC.LXXX...
AETATIS ANNORUM ......
1) ASN, ms. L. Serra, fam. Coppola.
2) ASCC, vol. 3, fol. 7.
3) ASN, Atti per la Cappellania di San Catello.
4) ASN, not. A. D'Eboli, atto del 1.4.1566.
5) Archivio Storico Comunale di Cast.re di Stabia (ASC), vol. 5 d'Ayello, fol. 128r.
6) ASCC, vol. 10, fol. 11 et v.
7) ASCC, vol. 3, fol. 16.
8) Archivio Storico di Francesco Paolo Coppola e Giuseppe D'Angelo.
9) B. Capasso, Memorie Storiche della Chiesa Sorrentina, Napoli 1854 e ricerche personali. Mons. Girolamo Provenzale, Sacrae Theologiae Doctor, Familiare e medico personale di Papa Clemente VIII, nacque a Napoli nel 1534 da Andrea. Il 1 giugno del 1598 fu eletto Arcivescovo di Sorrento, morendo in carica il 23 marzo del 1612. Fu sepolto in quella Cattedrale, nella Cappella di S. Gennaro, da lui costruita nel 1608, come si evince dall'iscrizione, osservata in loco e trascritta da Giuseppe D'Angelo, coautore di queste note, e che è del tenor seguente: "Hieronimus Provenzalis neap. Archiepiscopus Surrentinus sacrarium cum riliquiario construxit A.D. MDCVIII".
10) ASC, vol. 5, fol. 131.
11) ASC, cit.
12) ASN, fondo Notai.
13) Archivio Storico Coppola - D'Angelo.
*BERNARDINO COPPOLA
Nobile stabiese.
Nacque in Castellammare nel 1477(1)
da Antonello
Coppola(2). Il Magnifico Bernardino fu eletto della città il 22.9.1521(3)
e più tardi, in
un atto del 6.4.1553 risulta essere proprietario di beni a San Lorenzo seu
Vignadonecca(4).
Ancora
un’altra sua testimonianza la rinveniamo in una scrittura del 1.7.1539, nella
quale il Nobile viro Nicola Coppola, Regio Credenziere della Dogana del Sale,
dichiarò di essere figlio del Nobile viro Bernardino Coppola.(5)
Nel 1559 fu anche Governatore della Congregazione di
San Giacomo.
Morì nel periodo compreso tra il 1563 e il 1565.
Bernardino Coppola sposò la nobile Tutia Vulpura (o
Vulpula) ed ebbe almeno quattro figli maschi:
- Andrea (1512-1566 circa)
- Nicola (1515 circa-156O/2)
- Giulio (1528-16O1)
* Scipione (1529-1589 circa)
1) Nei Fuochi di Castellammare dell'anno 1507 risulta al numero 151: Bernardino Coppola di anni 30 filius et heres quondam Antonellus Coppula. ASN, Rac. Vargas-Serra vol. 7; ASN, Atti della Cappellania di San Catello Vetere.
2) ASC, S. Com. vol.3, fol.41r.
3) ASCC, S. Cap. vol.11, fol. 13O.
4) ASC, S. Com. notar Matteo Calorno, vol.5, fol. 234.
5) ASC, S. Com. vol. 11, fol.2.
ANDREA COPPOLA
Nobile stabiese.
Nacque in Castellammare nel 1512(1)
da Bernardino
Coppola. Sposò in Castellammare Silvia de Marco (n.1522), figlia di Jacopo.
Andrea fu Capitano della città di Angri, come
risulta da una lettera del 5.12.1549 inviatagli da Nicola Sicardo di
Castellammare e "Equensis Episcopus"(2). Il 1.1.1550 ed il 10.1.1562 lo ritroviamo Eletto
della città.(3)
Nei fuochi di Castellammare del 1562 la sua famiglia,
censita al numero 87, risulta così composta:
«Magnifico
Andrea Coppola figlio del quondam Bernardino anni 5O
Silvia de Marco moglie anni 4O
Donno Julio
frate anni 34
Scipione frate
anni 33
Iuditta de
Batio moglie anni 26
Ian Bernardino
figlio anni 5
Cesare figlio
m. anni 3
Olimpia figlia
anni 2
Prudentia Sore
vidua de Nicolao Coppola anni 47
Donno Paulo zio
anni 67
Biase nigro
anni 3O
Paloma Sporno
famula anni 18
Jacova Trojano famula anni 14
Adrianella
famula anni 12 ».(4)
Andrea rese testamento in favore dei fratelli
Scipione e Giulio il 7.8.1566(5) e risulta già morto nel settembre del 1566.(6)
1) Fuochi di Castellammare del 1562; rac. Vargas-Serra di Gerace vol. 7.
2) ASC, S. Com. vol. 3, fol. 87 e vol. 5, fol. 131.
3) ASN, Notar Andrea d'Eboli.
4) ASN, Fuochi di Castellammare, rac. Vargas-Serra di Gerace vol. 7.
5) ASC, S. Com. vol. 11, fol. 184/c.
6) In un atto del 17.9.1566 risulta che Silvia de Marco, figlia del fu Iacobo, moglie del quondam Andrea Coppola figlio di Bernardino e fratello del Canonico Giulio e del Magnifico Scipione, aveva sposato in prime nozze il nobile Tommasaniello de Aprea, figlio di Notar Sebastiano. ASC, Notar Jo Paolo Censone, in S. Com. vol. 4, fol. 21ss.
NICOLA COPPOLA
Nacque in Castellammare da Bernardino Coppola, sposò
Prudentia Sore(1)
(n.1515), dal
1537 fu Credenziere della Dogana del Sale e in un atto del 2.12.1557 risulta
citato nella qualità di Governatore della Congregazione del SS. Corpo di
Cristo, Congrega di soli nobili(2).
Il giorno 1.12.1560 il Magnifico Nicola Coppola rese
testamento asserendo tra l'altro di essere fratello di Andrea, Scipione e del
Reverendo Presbitero Giulio Coppola. Morì nel periodo compreso tra il 1560 ed
il 1562(3)
e fu sepolto
nella Cattedrale stabiese « in fovea
Sancti Catelli ».(4)
1) E' citato in una lettera del 3.6.1575 di Andrea de Urso allo zio Scipione; ASN, fuochi di Castellammare di Stabia anno 1562, rac. Vargas-Serra, vol. 7.
2) ASCC, Notar Alfonso Cavallaro, S. Cap. vol. 11, fol. 115.
3) Non risulta tra i viventi nei fuochi dell'anno 1562. ASN, rac. Vargas-Serra, vol. 7.
4) ASC, Notar Paolo Censone, Sc. Com. vol. 5, fol. 271.
GIULIO COPPOLA
Nobile stabiese
Nacque in Castellammare nel 1528(1) da Bernardino Coppola.(2) Il 9.11.1563 fu eletto Canonico(3), nell'anno 1569 fu nominato Tesoriere del Capitolo stabiese in sostituzione dello zio Paolo divenuto Cantore(4). Dal 10.5.1570, poi, fu Cappellano del Beneficio di San Catello Vetere(5) e quando nel 158O D. Paolo Coppola fu impegnato in maggiori uffici, lasciò la sua carica di Cantore a suo nipote(6); ed infatti, in un documento del 27.7.1583 D. Giulio Coppola è richiamato nelle qualità di Canonico e Cantore(7). Qualche anno dopo, precisamente il 28.3.1589, il nostro Cantore divenne Primicerio(8) e poco dopo ebbe l'importante carica di Vicario Capitolare, che mantenne dal 18 novembre del 1590 al 13 settembre del 1591.(9) D. Giulio Coppola testò il 9.3.1601(10) ed alla data del 22.3.1601 risulta già morto.(11)
1) ASN, Fuochi di C.mare di Stabia anno 1562, rac. Vargas-Serra vol. 7.
2) ASC, Notar Jo Paolo Censone, S. Com. vol. 4, fol. 21ss.
3) ASN, Notar Camillo de Madio, fol. 209 ss.
4) ASCC, S. Cap. vol. X,
fol. 11v.
5)
ASC, S. Com. vol. 5, fol. 173r.
6) ASC, S. Com. vol. 5, fol. 183.
7) ASCC, S. Cap. vol. 1, fol. 134r.
8) ASCC, S. Cap. vol. 10, fol. 12r.
9) Archivio Storico Cattedrale, Lib. Nati della Cattedrale di C.mare, vol. 2 fol. 10r et ss.
10) Notar Pietro Sapio fol. 213r ss.
11) ASN, Proc. San Catello Vetere, vol. 1 tomo 1 fol.1r.
*SCIPIONE COPPOLA
Nobile stabiese
Nacque in Castellammare nel 1529(1)
da Bernardino
Coppola. Sposò in prime nozze Caterina Provenzale figlia di Andrea,(2)
poi si ammogliò
con Giuditta de Batio (Del Balzo, n.1536),(3) indi
contrasse matrimonio con una Solaro nobile di Nola, della quale però ignoriamo
il nome di battesimo.
Il Magnifico Scipione fu Regio Credenziere della Dogana del Sale, così come risulta da un documento del 13.1.1565,(4) e lo stesso compare nuovamente insieme al fratello Andrea in un contratto per l'acquisto della cappella Coppola nell'antica chiesa di S. Francesco in piazza Municipio.(5)
Qualche anno dopo, precisamente negli anni 1568(6)
e 1570,(7)
fu Eletto della città
ed infine da un atto del 22.12.1578 si evince che il nostro Scipione acquistò
da D. Antonio Censone una terra sita in Gragnano, in località Messigno,(8)
ancora oggi in
possesso della famiglia rappresentata da Giuseppe D’Angelo. Redasse il suo
testamento il giorno 8.10.1589(9) e morì
in Castellammare nello stesso anno.
Era medico (Artium
et medicinae doctor).
Il M.co Scipione ebbe con la moglie Giuditta de Batio
per lo meno tre figli:
- Joan Bernardino (nato nel 1557, risulta nei fuochi
del 1562 e morì poco dopo) ed altri due dei quali abbiamo notizie più
interessanti:
- Olimpia(1558-23.12.1628)
* Cesare(1559-21.8.1626)
1) ASN, Fuochi di Castellammare del 1562, rac. Vargas-Serra vol. 7.
2) Caterina Provenzale era figlia di Andrea, nato da Leonardo che a sua volta risulta discendere da Francesco. Il M.co Andrea, che risulta ancora vivente nell'anno 1543, trasmigrò nel 1528 a Napoli da Trapani, ed ebbe almeno altri due figli: Gaspare e Geronimo (1534-1612, Arcivescovo di Sorrento dal 1598 al 1612). Caterina Provenzale fece testamento il 2.12.1581 e nel 1589 risulta già morta, come si può desumere dallo stesso testamento del marito Scipione Coppola.
3) Fuochi di Castellammare del 1562, ut supra.
4) ASC, S. Com. vol. 5, fol. 239.
5) ASN, Notar Andrea d'Eboli.
6) Archivio Storico Biblioteca del Clero della chiesa di Gesù e Maria di Castellammare, atti sparsi.
7) ASC, S. Com. vol. 5, fol. 130.
8) ASCC, S. Cap. vol. 7, fol. 76r.
9) ASN, Notar Paolo Fedele, scheda 160 n. 1211, fol. 36ss.
OLIMPIA COPPOLA
Nobile stabiese.
Nata in Castellammare nel 1558(1)
da Scipione e
Giuditta de Batio, sposò in prime nozze Ottavio de Urso ed ebbe tre figli:
Domenico(8.8.1582-158 ?)
Hieronima(30.1.1583-158 ?)
Ottavio Francesco(18.11.1584- +?)
Successivamente, il 6.12.1588, contrasse un nuovo
matrimonio con il nobile Fabio Vaccaro che premorì alla moglie ed era
figlio di Cola e Luisa de Napolda. Da questa nuova unione nacquero altri otto
discendenti:
- Delia 24.1.1590, che sposa il 24.11.1611 Francesco
de Apuzzo ed ebbe una figlia: Diana 2.9.1616-4.10.1659);
- Giulia (25.3.1591, Monaca nel Convento di San
Bartolomeo, + ?);
- Cola Maria (25.5.1594, che sposa l'8.2.1624
Beatrice Plagese dalla quale ebbe una figlia: Giovanna (n. 18.4.1625). Cola
Maria morì il 27 febbraio 1674);
- Giuditta (22.5.1596, che sposa il 15.2.1624
Giovan Maria Sansone, dal quale ebbe tre
figli: Tommaso n. 9.11.1626, Cecilia n. 5.12.1624, Hieronima n.
12.11.1628);
- Eugenia (18.11.1599- ?);
- Anna, monaca nel convento di San Bartolomeo;
- Pietro, risulta già morto nel testamento di
Olimpia Coppola del 22.2.1622.
Olimpia Coppola testò la prima volta il 22.2.1622(2)
e la seconda
volta il 12.11.1628, nominando quale esecutore testamentario il fratello M.co
Cesare Coppola. Nello stesso atto chiese di essere sepolta nel convento di S.
Francesco in Castellammare e precisamente nella cappella di San Carlo dei
Vaccaro.
Rese l'anima a Dio il 23.12.1628(3) e il testamento fu aperto l'8 gennaio 1629.(4)
1) ASN, Fuochi di Castellammare del 1562, rac. Vargas-Serra vol. 7.
2) ASN, Notar Pietro Aniello Sportiello.
3)
Ut supra.
4) ASN, not. Pietro Aniello Sportiello.
*CESARE COPPOLA
Patrizio stabiese
Nacque in Castellammare nel 1559(1) da Scipione Coppola e Giuditta de Batio. Sposò in prime nozze Ippolita Vaccaro, poi Beatrice Colamazzo(2) ed infine Delia de Masso figlia di Geronimo e Silvia Coppola.(3)
La prima notizia
sul M.co Cesare Coppola la rintracciamo in un contratto del 1591, quando lo
stesso definì una locatio servitutis
con tal Maria Pecora.(4) Dieci anni dopo, il 4.2.1609 lo ritroviamo Sindaco della città(5)
e, poi, qualche
tempo dopo fu eletto per il ceto dei nobili all'incarico di Guardiano della
Peste.(6) In
questo stesso anno le nobili famiglie stabiesi Vaccaro e d'Avitaya insorgono
contro Cesare che, a parer loro, aveva preteso di portare le Aste del Pallio
durante la festa del Corpus Domini. Secondo queste due famiglie questo onore non
poteva competere al Coppola in quanto lo stesso, a loro dire, apparteneva al
ceto dei civili.
Contro questa opposizione il M.co Cesare il 9.4.1609
ricorse al Sacro Regio Consiglio(7) e nel contempo nonostante la detta opposizione portò le aste del Pallio
il 16.4.1609.(8)
Inoltre da una
scrittura dello stesso anno si evince che il Coppola, dichiarandosi impegnato in
Napoli, attribuì una procura a Fabio Vaccaro affinché esercitasse in sua vece
il privilegio.(9) Intanto
il giorno 11.6.1610 gli attribuiscono il detto privilegio(10)
e l'Asta fu
consegnata il 17.6.1610. Ma i contrasti con queste famiglie durarono fino al
1615, anno nel quale lo scontro raggiunse l'apice quando il nominativo di Cesare
Coppola fu estratto dalla rituale bussola quale prescelto al governo della città
ex parte Nobilibus.
Questa nomina venne nuovamente contestata da Lifardo d'Avitaya, che tentò di invalidare l'elezione. Conseguentemente Cesare ricorse di nuovo al Sacro Regio Consiglio affermando di essere di « Nobiltà antiqua, pacifica ac notoria ».(11) Finalmente la fine a questa aspra controversia fu sancita da un decreto del Sacro Regio Consiglio di quello stesso anno, che ammise definitivamente il M.co Cesare Coppola a portare le Aste del Pallio e sanzionò la sua ascrizione al primo ordine della città, in virtù di dichiarazione degli stessi nobili stabiesi che riconobbero in Cesare Coppola un « Nobile ex genere », cioè nobile per nascita.(12)
Nel 1609 ottenne Patente di Familiarità da Ranuccio Farnese, feudatario di Castellammare del tenor seguente:
«Ranuccio
Farnese Duca di Parma et Piacenza etc. Confaloniero perpetuo de Santa Chiesa
etc.
Sapendo Noi,
che la famiglia Coppola della Città nostra di Castello a Mare è sempre stata
devota verso la Casa nostra, sua padrona, et che al presente in essa si trova
Cesare Coppola, huomo di buone qualità, et suddito nostro di ..., ci siamo
contentati porlo nel numero dei nostri famigliari, acciò possa godere degli
onori, privilegi, favori et prerogative, che godono gli altri nostri famigliari,
et spetialmente in portar armi, et restare esente dal carico di alloggiamenti,
riserbandoci la casa sua per alloggiamento nostro particolare, et dei nostri
successori, come è stato dei nostri Maggiori. Pertanto comandiamo a quella
Università, et agli Officiali nostri presenti, et futuri, che per tale nostro
famigliare lo tenghino, et trattino. Non facendo altrimenti, per quanto stimano
la gratia nostra.
In fede di che
etc. Dato a Parma a dì 7 di Genaro 1609.
Ranuccio
Farnese»
(vi è il sigillo)
Il nostro Cesare fu inoltre Sindacatore del
Governatore di Castellammare Giuliano Rinaldo il 14.9.1618(13)
e sempre in
quell'anno risulta un'ultima notizia circa un contratto stipulato tra il Coppola
e Giovan Battista Damiano che, a nome della città, si accordarono per portare
l'acqua da Pimonte alla località dei Terzieri di Casasana e poi a Capo lo
Porto.(14) Cesare
Coppola si spense in Castellammare il 21.8.1626.(15)
Cesare ebbe 17 figli, dei quali:
i primi tre furono concepiti con Ippolita Vaccaro:
- Vincenzo (esercitò la professione di "rationale
della Regia Camera" (fuochi del 1595)(16)
- Isabella (sp. 21.12.1643 Francesco Antonio Micera
di Napoli)
- Costanza (morì il 25.1.1622 e fu sepolta nel
convento di S. Francesco.(17)
Quattro furono concepiti con Beatrice Colamazzo
- Francesco (4.6.1583 - 11.9.1649),
- Cola Domenico (2.2.1586 - 1616),
- Giovan Angelo (4.8.1587 - 12.7.1616) fu sepolto nel convento di San Francesco,(18)
- Giuditta (15.11.1588 - 2.8.1641) sepolta in Cattedrale.(19)
Gli ultimi dieci nacquero invece dalla terza moglie
Delia de Masso:
- Silvia (13.11.1591 - ?) (20)
- Andrea (29.11.1592 - 165? )
- Domenico Tommaso (6.4.1594 - ?.4.1594) (21)
- Margherita (20.7.1604 - morta in tenera età) (22)
- Diego (26.11.1606 - 1.11.1679)
- Angela Catarinella (23.6.1609- ?)
- Angelo (? - 17.3.1666)
- Anna (8.10.1614- ? )
* Antonio (23.11.1616 - 7.1.1679)
- Battista (21.1.1620 - 1.5.1648) fu Sacerdote(23)
- Mattia ( ? - 25.11.1636) fu Sacerdote(24)
Tra tutti questi conosciamo più precisamente le biografie di: Isabella, Francesco, Andrea, Diego, Angelo, Anna ed Antonio.
1) ASN, Fuochi di Castellammare del 1562, rac. Vargas-Serra vol. 7.
2) Parrocchia della Cattedrale di Castellammare, reg. nati, Battesimo di Giuditta Coppola.
3) Ut supra, Battesimo di Silvia Coppola. Delia de Masso morì il 1.4.1660 e fu sepolta nel convento di S. Francesco.
4) Notar Paolo Fedele fol. 355.
5) ASC, S. Com. vol. 5, f.337.
6) Notar Joan Bernardino Longobardo.
7) ASN, sez. Giustizia, Acta pro Cesare Coppola.
8) ASC, S. Com. vol. 7, fol. 24.
9) 17.6.1609. ASC, S. Com. vol. 4, fol. 357.
10) ASC, S. Com. vol. 7, fol. 24-25.
11) ASC, S. Com. vol. 4, fol. 44-45.
12) ASN, Acta pro Cesare Coppola.
13) ASC, S. Com. vol. 7, fol. 58.
14) ASC, S. Com. vol. 5, fol. 111.
15) Fu sepolto nel convento di San Francesco in Castellammare.
16) ASC, 12.2.1624 atto della Real casa, S. Com. vol. 7, fol. 120.
17) ASCatt. lib. morti, vol. 1, fol. 18v.
18) Battezzato nella parr. della Cattedrale, lib. nati vol. 1, fol. 132v.
19) Battezzato nella parr. della Cattedrale, lib. nati, vol. 2, fol. 21v.
21) Battezzato dal Vescovo di C.mare, parr. della Cattedrale, lib. nati.
22) Battezzato nella parr. della Cattedrale, vol. 3, fol. 15v.
23) Battezzato nella parr. della Cattedrale, vol. 3, fol. 140v.
24) ASC, S. Com. vol. 4, fol. 142-144.
ISABELLA COPPOLA
Nobile stabiese
Nacque in Castellammare da Cesare Coppola, sposò 21.12.1643 Francesco Antonio Micera della città di Napoli, presenziarono al matrimonio Andrea, Cesare e Diego Coppola, la cerimonia avvenne nella casa di Don Andrea Coppola.(1)
1)Parrocchia della Cattedrale, lib. Matrimoni, vol. 2, fol. 25r.
FRANCESCO COPPOLA
Patrizio stabiese
Nacque in Napoli il 4.6.1583(1) da Cesare e Beatrice Colamazzo, sposò in Castellammare il 27.11.1616(2) Geronima Plagese, figlia di Giovan Andrea Plagese(3) e Cornelia d'Apuzzo, dalla quale però non ebbe figli. Nell'anno 1614 è sindaco di Castellammare. Francesco Coppola fu Utriusque Iuris Doctor(4) e, pur essendo napoletano di nascita, ricorse nel 1619 al Sacro Regio Consiglio per ottenere il riconoscimento della cittadinanza stabiese, status che ottenne con decreto del 23.11.1619.(5)
Tre anni dopo, precisamente il 19.5.1622 il Coppola unitamente a Lifardo d'Avitaya e Geronimo d'Apuzzo chiese al Governatore di Castellammare di fittare la Gabella del Sale(6) e, più tardi, nelle Scritture Comunali dell'anno 1638 compare, insieme ai fratelli Andrea ed Antonio, insignito del privilegio di portare le Aste del Pallio.(7)
Purtroppo il 18.6.1644 Francesco subì la grave perdita della morte della moglie(8) che però non ostacolò la prosecuzione della sua attività pubblica e, infatti, risulta Eletto dei Nobili per gli anni 1646 e 1647.(9) Ma ormai anch'egli era prossimo alla fine che avvenne il 11.9.1649.(10)
1) ASC, S. Com. vol. 5, fol. 29 ss.
2) Parr. Cattedrale, lib. matrimoni, vol. 1, fol. 32v.
3) Parr. Catt. 24.10.1585 ut supra, lib. nati, vol. 1, fol. 112v.
4) ASC,15.8.1623, S. Com. vol. 5, fol. 284.
5) ASC, S. Com. vol. 5, fol. 29ss.
6) ASC, S. Com. vol. 7, fol. 86.
7) ASC, S. Com. vol. 5, fol. 316.
8) Parr. Catt., Sepolto in San Francesco, lib. morti.
9) ASC, 11.9.1649, S. Com. vol. 7, fol. 83; 17.4.1647, vol. 5, fol. 316.
10) Parr. Catt., Sepolto in San Francesco, lib. morti fol. 27r.
ANDREA COPPOLA
Patrizio stabiese
Nacque in Castellammare il 29.11.1592(1) da Cesare e Delia de Masso, fu anch'egli Utriusque Iuris Doctor.(2) Il suo nome completo era: Luca Andrea Antonio Scipione. Le prime sue notizie le riscontriamo l'1.2.1607, quando egli stesso diede incarico all'U.I.D. Gio: Geronimo de Jezza di patrocinare una sua causa contro il convento di San Bartolomeo.(3) Due anni dopo l'8.4.1611(4) sposò Isabella Vaccaro dalla quale ebbe una figlia di nome Vittoria, nata il 30.3.1613.(5)
Molto tempo dopo lo ritroviamo in un atto del 13.7.1631 dove risulta che l'Università stabiese nominò « il dottor Andrea Coppola Mastrogiurato ex parte nobilibus » per la sopravvenuta morte di Lifardo d'Avitaya;(6) in un altro documento del 1632 invece si narra di una sua controversia contro Giovan Battista de Rogatis per l'attribuzione delle ormai famose Aste del Pallio nel giorno del Corpus Domini.(7)
Il 20.9.1633, in un attestato della Cancelleria Reale di Filippo III di Spagna, il nostro Andrea risulta essere Sindaco di Castellammare.(8) Difatti lo fu per gli anni 1633 e 1634 e ciò è confermato in altri due atti rispettivamente del 10.4.1634(9) e del 22.8.1634;(10) ed ancora si evince da altra documentazione che nel 1638 Andrea, con i fratelli Antonio e Francesco, portò le Aste del Pallio.(11) Inoltre, l'anno successivo, il 20.10.1639 fu Sindacatore, insieme con Francesco Castaldo, di Geronimo Barbacane Governatore della città.(12) Andrea Coppola fu poi il 9.12.1641 Deputato alla edificazione del dormitorio del Convento dei Cappuccini,(13) Erario del Duca di Parma(14) e il 12.1.1643 è menzionato con l'incarico di Giudice della Bagliva.(15) Inoltre sempre in quell'anno, precisamente il 30.6.1643 il « dottor Andrea Coppola è Eletto dei Nobili ». Ricoprì il ruolo di Vicario del Sindaco Vespasiano de Masso temporaneamente impedito nelle sue funzioni.(16) Intanto il 23.4.1644 Andrea Coppola si sposava nuovamente, questa volta con Porzia de Liguoro, dalla quale non ebbe figli.(17) Intanto la sua carriera raggiunse l'apice quando nell'anno 1646, Marco Aurelio Massarenghi, Soprintendente di tutti gli Stati Farnesiani, lo nominò Castellano di Castellammare,(18) importante ufficio a cui si aggiunsero i prosperi guadagni derivati dall'esercizio dell'ufficio della Gabella Reale che egli acquistò da Marino Buonocore.(19)
Andrea Coppola fece testamento il 13.6.1645 per notar Pietro Salemo di Napoli lasciando eredi i suoi fratelli Diego, Angelo e Antonio. Premorì ai suoi fratelli e, presumibilmente, la data del suo decesso può essere considerata anteriore al 1659.(20)
1) Parr. Cattedrale, lib. nati, vol. 2, fol. 26v.
2) Parr. Cattedrale, lib. .matrimoni, vol. 2, fol. 17v.
3) ASC, S. Com. vol. 5, fol. 116.
4) Parr. Cattedrale, lib. matrimoni, vol. 1.
5) Parr. Cattedrale, lib. nati, vol.3.
6) Notaio Pietro Aniello Sportiello di Castellammare.
7) Notaio Pietrangelo Mosca di Castellammare.
8) ASC, S. Com. vol. 5, fol. 244.
9) Atto dell'Università stabiese contro la Zecca, ASC, S. Com. vol. 5, fol. 311(10). Il Sindaco Andrea Coppola diede incarico al Notar Pietro Aniello Sportiello, Cancelliere della città, di contrarre un debito a favore di Castellammare dall'Augustissimo Gaudioso Regio Percettore.
11) ASC, S. Com. vol. 5, fol. 316.
12) ASC, S. Com. vol. 5, fol. 74.
13) ASCC, S. Cap. vol. 1, fol. 2ss.
14) Atto senza data, ma di poco posteriore alla sua morte, ASC, S. Com. vol. 4, fol. 39.
15) ASC, S. Com. Atto della Cancelleria Reale, vol. 5, fol. 107.
16) ASC, S. Com. vol. 5, fol. 244.
17) Parr. Cattedrale, lib. matrimoni, vol. 3, fol. 17v.
18) Nomina del 20.6.1646, ASC, S. Com. vol. 7, fol. 179ss.
19) S. Com. vol. 7, fol. 83.
20) Nel 1659 risultano viventi i suoi eredi, ASC, S. Com. vol. 5, fol. 70; fu sepolto nel convento di San Francesco, ASC, S. Com, vol. 4, fol. 39.
DIEGO COPPOLA
Patrizio stabiese
Nacque in Castellammare il 16.11.1606(1)
da D. Cesare
Coppola e Delia de Masso, pronipote del Vicario Capitolare Giulio Coppola, fu
eletto un prima volta alla dignità capitolare di Primicerio il 29.3.1632 con
Bolla del Pontefice Urbano VIII. Contro questa nomina si appellò il Capitolo
della Cattedrale, patrono dell'indicata dignità, che incaricò di tale ufficio
il Canonico Antonio Longobardi che rimase nell'incarico di Primicerio fino alla
morte, segnata l'11.1.1644.
Intanto Diego Coppola diventò Canonico, come attesta
un documento del 20.1.1639,(2) il
30.11.1640 riceve l'ufficio di Tesoriere(3) ed, in un altro atto dell'8.7.1644, è menzionato quale Primicerio.(4)
Dall'anno 1657
è Protonotario Apostolico.
D. Diego ottenne l'importante incombenza di Commissario del Tribunale della Reverenda Fabbrica di S. Pietro in Roma il 20.9.1645(5) e tre anni dopo, il 22.4.1648, divenne Commissario Apostolico della Diocesi stabiese, con bolla del Nunzio Apostolico di Napoli Emilio de Alteris, permanendo in questa funzione per sei mesi.(6)
Qualche anno dopo fu Vicario Generale per i Vescovi Clemente del Pezzo e Giovanni Antonio de Paredes, dal 7.1.1653 all'agosto del 1659,(7) rientrando poi in carica nel 1669 per il Vescovo Pietro Gambacorta,(8) restando riconfermato nel vicariato dal Vescovo Lorenzo de Mayers Caramuel, ufficio che ricoprì insieme a quello di Primicerio fino alla sua morte.(9)
Il 18.5.1678 viene eletto Vicario Capitolare, sede
vacante, fino al 31.5.1678 alla venuta del novello vescovo Salvatore Scaglione,
di cui diventa Vicario Generale.
D. Diego Coppola morì a settantaquattro anni d'età il giorno 1.11.1679 e fu seppellito con le sue insegne nel Vescovado nella sepoltura capitolare.(10)
Usò le armi gentilizie della sua famiglia e si ha,
pertanto, una riproduzione a secco del suo stemma in un atto delle Scritture
Capitolari.(11) (Coppa
con i leoni)
1) Battezzato con i nomi di Diego Zaccaria nella parr. della Cattedrale dal Vescovo di Castellammare, Monsignor Hippolito Riva. Parr. Catt. vol. 3, fol. 34.
2) ASCC, S. Cap. vol. 10, fol. 34v.
3) Bolla originale, in arch. priv. Coppola - D'Angelo
4) ASCC, S. Cap. vol. 3, fol. 100r.
5) ASC, S. Com. vol. 5, fol. 16.
6) ASC, S. Com. vol. 4, fol. 52.
7) Parr. Catt. lib. matrimoni, vol.3, fol. 11r.
8) Parr. Catt. lib. matrimoni, vol.3, fol. 30r.
9) Parr. Catt. lib. matrimoni, vol.3.
10) Nel suo atto di morte si dichiara che « nel giorno 1.11.1679, muore il Sacerdote, Canonico, Primicerio e Vicario Generale Diego Coppola », parr. Catt. lib.. morti, vol. 3, fol. 44r.
11) ASCC, S. Cap., atto del 18.1.1657, vol. 8, fol. 10.
ANGELO COPPOLA
Patrizio stabiese
Nacque in Castellammare il 23.6.1609(1) da Cesare e Delia de Masso. Sposatosi con una donna di cui si ignora il nome ebbe, nel 1652, un figlio di nome Giovanni(2) che gli premorì. Fu Castellano di Castellammare di Stabia,(3) ove morì il 17.3.1666.(4)
1) Battezzato in Cattedrale.
2) La moglie già risulta morta nel 1664, Fuochi di Castellammare dell'anno 1664. ASN, raccolta di documenti Vargas-Serra di Gerace.
3) ASC, S. Com. vol. 4, fol. 144; arch. priv. Coppola - D'Angelo.
4) Sepolto nel convento di San Francesco. Parr. Catt. lib. morti, vol. 30, fol. 13r.
ANNA COPPOLA
Patrizia stabiese
Nacque in Castellammare l'8.10.1614(1) da Cesare e Delia de Masso. Sposò il 23.11.1642 il dottor Pietro Sabatino della terra di Marigliano ed il matrimonio fu solennizzato da Don Diego Coppola alla presenza dei dottori Giovan Francesco Longobardi ed Andrea Coppola nella casa della sposa.(2)
1) Battezzata in Cattedrale, vol. 3, fol. 92v.
2) Parr. Catt. lib. matrimoni, vol.2, fol. 22r.
*ANTONIO COPPOLA
Patrizio stabiese
Nacque in Castellammare il 23.11.1616(1) da Cesare e Delia de Masso. Una sua prima notizia risulta già dal 1638, anno in cui compare insieme con i fratelli Andrea e Francesco come destinatario del privilegio delle aste del Pallio.(2) Molto tempo dopo, all'età di 36 anni, prende per moglie il 29.6.1652(3) la napoletana Teresa Saidya, nata nel 1636 e figlia di Francesco e Maria di Nocera. Dopo questo matrimonio non si ritrovano documenti che lo riguardino fino all'8.9.1661, quando il Tribunale di Campagna lo autorizzò a portare armi e a tenere con sé otto uomini armati.(4) Il 23.8.1664 fu nominato Soprintendente della Regia Dogana della città di Castellammare da Filippo III Re di Spagna.(5)
Inoltre molto interessante per la comprensione della
vita e la costituzione della famiglia Coppola è l'esame del censimento del
1664, dove il suo nucleo familiare, contrassegnato al fuoco n.388, così risulta
descritto:
«Nobile di
questa città, Habita in casa propria palatiata e vive d'entrate,
Antonio Coppola
del Quondam Cesare anni 40
D. Teresa
Saidya del quondam D. Francesco moglie anni 28
D. Cesare anni
5
D. Francesco
anni 12
D. Lucrezia
anni 9
D. Delia anni 4
Reverendo D.
Diego sacerdote anni 56
Angelo fratello
anni 55
Gio figlio di Angelo anni 12». (6)
Il nostro Antonio è ancora una volta presente in un
atto della Cancelleria Reale del 24.3.1675 nei ruoli di Patrizio, Erario del
Duca di Parma e di Soprintendente della Regia Dogana.(7)
Infine fu
Sindaco della città dall'30.3.1669 sino al febbraio del 1671(8) e riconfermato nell'incarico nell'anno 1675.(9)
Quattro anni più
tardi, il 7.1.1669, a 63 anni di età avrebbe lasciato questa terra.
Antonio Coppola e Teresa Saidya ebbero sette figli:
- Francesca (1653 - 8.3.1676)
- Lucrezia (6.4.1654- ?)
- Maria (6.4.1658 - 26.7.1679) sepolta nel convento di S. Francesco (10)
- Delia (3.9.1661 - ?) (11)
* Cesare (7.3.1660 - 1704)
- Andrea (27.6.1663 - ?)
- Nicola (16.1.1666 - 9.8.1712)
1) Battezzato con i nomi di Antonio, Carlo, Francesco, nella Cattedrale di Castellammare, fu tenuto alla fonte battesimale da Andrea d'Avitaya. Lib. nati, fol. 109r.
2) S. Com. vol. 5 fol. 316.
3) Il matrimonio risulta celebrato a Napoli il 7.7.1651. Parr. di S. Anna di Palazzo nel Rosario; celebrato anche in C.mare, Parr. Catt. lib. matrimoni, vol. 2, fol. 53.
4) ASC, S. Com. vol. 5, fol. 41; e Decreto originale, in Archivio Coppola - D'Angelo.
5) ASC, S. Com. vol. 5. fol. 83.
6) ASN, Fuochi di Castellammare , raccolta di documenti Vargas –Serra di Gerace, vol. 7.
7) ASC, S. Com. vol. 5, fol. 75.
8) ASC, S. Com. vol. 7, fol. 285.
9) Decr. del Sacro Regio Consiglio del 29.11.1675.
10) Battezzata il 9 aprile nella Cattedrale, vol. 8, fol. 7.
11) Battezzata nella Cattedrale, vol. 8, fol. 21.
FRANCESCA COPPOLA
Nobile stabiese
Nacque in Castellammare nel 1653(1)
da D. Antonio e
Teresa Saidya. Sposò il 7.11.1672(2) D.
Matteo Longobardi ed il matrimonio fu solennemente celebrato in Palazzo Coppola
dall'Ill. Reverendo D. Pietro Gambacurta, Vescovo della Città: erano presenti
il Reverendo D. Tommaso Mosca ed il padre della sposa D. Antonio Coppola di
Cesare. Da questa unione nacque una figlia, di nome Teresa, che morì il
19.1.1687(3) ad
appena dodici anni di età.
D. Francesca finì di vivere dopo appena quattro anni di matrimonio il giorno 8.3.1676.(4)
1) Fuochi di Castellammare anno 1664, ASN, raccolta di documenti Vargas-Serra di Gerace, vol. 7.
2)
ASN, Processo per il beneficio della
Cappellania di San Catello Vetere, pandetta corrente, proc. n. 8133 vol. 3,
fol. 39.r.
3) ut supra, vol. 3, fol. 77v.
4) Sepolta in Castellammare nel convento di San Francesco di Assisi, ut supra vol. 3, fol. 32.
LUCREZIA COPPOLA
Nobile stabiese
Nacque in Castellammare il 6.4.1654(1) da D. Antonio e Teresa Saidya. Sposò il 10.1.1683(2) D. Pietro Barone della città di Amalfi, il 23.9.1683 si definirono i capitoli matrimoniali tra D. Pietro Barone e il fratello D. Cesare, anche a nome dei germani il chierico Nicola e D. Andrea Coppola,(3) in virtù di precedente atto del 12.2.1682.(4) Il giorno 8.7.1687 suo marito ebbe da D. Cesare quanto dovuto in virtù dei detti capitoli.(5)
Ebbe una figlia Isabella, nata a Castellammare il 4.11.1683.(6)
1) Battezzata il 9.4.1654 nella Cattedrale, lib. nati, vol. 5 fol. 49.
2) Al matrimonio parteciparono come testimoni D. Cesare Coppola, Matteo Longobardo, Domenico Grieco ed altri. Parr. Catt. lib. matrimoni vol. 3, fol. 61.
3)
ASC, S. Com. vol. 4, f 255.
4) ASN, not. Giuseppe Mangrella.
5) ASC, S. Com.
6) Parr. Cattedrale, vol. 10, fol. 42.
ANDREA COPPOLA
Patrizio stabiese
Nacque in Castellammare il 27.6.1663(1) da D. Antonio e Teresa Saidya e risulta in un atto del 23.9.1683.(2)
Fu probabilmente il padre del conte D. Rodolfo
Coppola.
1) Battezzato con i nomi di Domenico, Giuseppe, Nicola, Francesco, Giovanni. Parr. Catt. lib. nati, vol. 8, fol. 28.
2) ASC, S. Com. vol. 4, fol. 255.
NICOLA COPPOLA
Patrizio stabiese
Nacque in Castellammare il 16.1.1666,(1) ed all'età di diciassette anni, il 23.9.1683, divenne Chierico.(2)
Venti anni dopo il 9.8.1702(3)
Papa Clemente XI
lo nominò Commissario Apostolico
di Castellammare. Il 15.1.1707(4)
divenne Abate e
rinunciò per malattia all'incarico di Cappellano del Beneficio di S. Catello
Vetere. Purtroppo, però, proprio lo stesso anno, il nipote D. Diego, nominato
in sua vece Cappellano, morì costringendolo a riprendere il detto incarico.(5)
Il reverendo D.
Nicola Coppola finì il 9.8.1712(6) alla
giovane età di quarantasei anni.
1) Battezzato nella Cattedrale, vol. 8, fol. 39.
2) ASCC, S. Cap. vol. 4, fol. 255.
3) ASCC, S. Cap. vol. 7, fol. 37r et v.
4) ASN, Proc. per il Beneficio di San Catello Vetere, vol. 3, fol. 112r.
5)
ut supra, vol. 3, fol. 124ss usque ad fol. 203v.
6) Fu sepolto nella cappella Coppola della chiesa di San Francesco di Castellammare di Stabia, ut supra, vol. 3, f 177r.
*CESARE COPPOLA
Patrizio stabiese
Nacque in Castellammare il 7.3.1660(1)
da D. Antonio e
Teresa Saidya. Fu educato in Castellammare ed all'età di circa venti anni si
trasferì, forse per studio, per un lungo periodo in Napoli. Colà incontrò
Felipa de Almarza, figlia di Giuseppe e Giovanna de Respinis,(2)
che divenne sua
moglie il 2.6.1683.(3)
D. Felipa era nipote di D. Domenico de Almarza, alto
magistrato, assurto poi agli onori della Corte di Vienna. In virtù di detto
matrimonio D. Cesare conseguì per il primogenito il titolo di Conte, ereditato
dalla famiglia de Almarza, che si estinse nella famiglia Coppola. Purtroppo,
pochi mesi dopo il parto del suo secondo figlio, Felipa finì di vivere
l'1.10.1687, all'età di 22 anni,(4) lasciando orfani i suoi due bambini.
Cinque anni dopo D. Cesare diede inizio ad un processo contro il Regio Fisco al fine di fare ottenere la cittadinanza napoletana al figlio, status che avrebbe attribuito al giovane il diritto alle esenzioni fiscali collegate al conseguimento della cittadinanza.(5)
D. Cesare Coppola fu Governatore del monastero di S. Maria della Pace e Sindaco ex parte nobilium di Castellammare nel 1692 e nel 1693.(6) Abbiamo ancora traccia di una transazione e vendita di una casa sita nel vicolo di S. Antonio al Porto in Castellammare effettuata dai fratelli Cesare e Nicola Coppola nel 1695.(7)
In un documento del 28.8.1701 lo ritroviamo sindaco della città.(8)
Cesare Coppola morì in Castellammare il 3.4.1704(9) a soli 44 anni e fece testamento per Notar Domenico di Maio di detta città.(10)
I due coniugi ebbero solo due figli:
* Antonio (23.10.1684 - 1745)
- Diego (14.9.1687 - 7.5.1707)
1) Battezzato il 12.3.1660 con i nomi di Cesare, Francesco nella parr. della Cattedrale, lib. nati, part. 15.
2) cfr. nota n. 4.
3) Il matrimonio fu celebrato in Napoli nella Chiesa di S. Caterina del terz'ordine di San Francesco in p. S. Maria la Neve a Chiaia (Na) il 2.6.1683 e trascritto nei registri della Cattedrale di Castellammare, lib. matrimoni, vol.3, part. 54.
4) Parr. Catt. lib. morti, vol. 3, fol. 84, fu sepolta nella chiesa di San Francesco.
5) Acta pro Antonio Coppola contra Regio Fisco, ASN, processi del Sacro Regio Consiglio, pand. 2, fascio 408, mazzo 469, n.9952.
6) Notar Bartolomeo di Maio, Proc. del Beneficio di San Catello Vetere, vol. 3, fol. 48r, in A.S.N.
7) ASN, Notar Vincenzo d'Aiello seniore, sch. 1254, fol. 167-180v.
8) ASC, vol. 9 parte 1,, fol. dopo 196.
9) Parr. Catt, lib. morti, vol. 3, fol. 178, sepolto nella chiesa di San Francesco.
10) Si rileva dal processo di S. Marina e S. Spirito, in ASD di Castellammare.
DOMENICO DE ALMARZA
Conte del Sacro Romano Impero
Nacque intorno al 1675 da una nobile famiglia spagnola, all'epoca residente a Napoli, ed era figlio di Giuseppe, patrizio di Saragoza (patricius Caesaraugustensis) ed eroico militare che combatté valorosamente al servizio di Filippo IV di Spagna.(1)
Don Domenico de Almarza fu dal 1695 Giudice Fiscale
nella Gran Corte della Vicaria, poi Reggente della stessa per circa venti anni,
indi Consigliere del Sacro Regio Consiglio in Castel Capuano.(2) Successivamente,
nel 1722, divenne Consulente del Governo per la riorganizzazione amministrativa
e giudiziaria della Sicilia, sotto il Conte Maris, e Soprintendente delle
proprietà imperiali in questa stessa regione. Compiuta brillantemente questa
missione partì dall'isola alla volta della Corte di Vienna, dove l'attendeva
l'importantissimo incarico di Reggente del Regno di Sicilia.
Dopo un lungo e pericoloso viaggio, giunto in Austria, D. Domenico il 5.7.1723 giurò per la carica, nelle mani del Presidente del Supremo Consiglio di Spagna a Vienna, l'Arcivescovo di Valencia.(3) Qualche tempo dopo, per i meriti conquistati nel fedele ed attento servizio per la Casa d'Asburgo, gli fu conferito il 20.10.1725 il titolo di Conte del Sacro Romano Impero su feudo da acquistare, con possibilità di trasmetterlo alla famiglia Coppola a mezzo di codicillo testamentario. Questo titolo, comprensivo del titolo di nobile dei Conti di spettanza maschile e femminile, con trasmissibilità solo maschile, fu poi esecutoriato a Napoli il 18.5.1726 dal Viceré Conte d'Althan.(4)
Il Conte D. Domenico de Almarza morì a Napoli nel 1726, estinguendo la sua insigne stirpe nella persona del nipote D. Antonio Coppola, figlio di Felipa de Almarza, al quale trasmise, mediante testamento anche il titolo di Conte. Fu sepolto in S. Agostino alla Zecca, nella cappella Coppola.(5)
Qualche tempo dopo la fine di D. Domenico, precisamente il 23.8.1731 in Napoli suo nipote presentò al Palazzo Reale il detto atto mortis causa prendendo pertanto possesso dell'ambita onorificenza comitale.(6)
1) Imperial Diploma di concessione del titolo di Conte, Arch. priv. Coppola - D'Angelo; detto titolo è anche trascritto nei volumi degli Officiorum Suae Maiestatis, A.S.N, v 4, f 41, distrutti nel 1943.
2) 29.2.1715 corrispondenza de Almarza/marchese de Rialp, Archivio di Stato di Vienna.
3) 9.9.1723 copia del diploma di nomina a Reggente del Supremo Consiglio di Spagna a Vienna, A.S. Vienna
4) Imperial Diploma, ut supra
5) Nella chiesa S. Agostino alla Zecca in Napoli vi è il seguente ricordo marmoreo:
D.O.M.
COMITI DOMINICO DE ALMARZA
ORIGINE GENTIS HISPANO
IOSEPHI PATRICII CAESARAUGUSTENSIS
SUB
PHILIPPO IV HISPANIARUM REGE
TRIBUNI MILITUM
TUM PROVINCIAE PRINCIPATUS CITERIORIS
PRAESIDIS VIGILANTISSIMI FILIO
QUÊ PIETAS IUSTITIA ABSTINENTIA MORÛ SUAVITAS
SUMMA IN IURE PRUDENTIA
IN
EXPEDIENDIS NEGOTIIS DEXTERITAS
ITA REGIBUS DD NN COMMENDARUNT
UT REGII FISCI IN MC VICARIAE PATRONUS
ADHAEC
S CLARAE SENATUS XXIVVIR
TUM IN SICILIA PROREGI A CONSILIIS
IN SUPREMO DENIQUE ITALIAE SENATU
APUD CAROLUM VI AUG
REGENS
RENUNCIARETUR
HUIC
VIENNAE
AUSTRIACAE AN MDCCXXXI AET SUAE LXV
CUM
OMNIUM LACRIMIS SUBLATO
QUEM TITULUM
COMES ANTONIUS COPPOLA
REGALI PATRIMONIO PRAESIDENS
SORORIS
FILIUS HERES EX ASSE
AVUNCULO OPTIMO AC BENEMERENTISSIMO
IN GENTILITIO HOC ET PERVETUSTO
FAMILIAE COPPOLAE SACELLO
SUPREMIS TABULIS APPONI IUSSERAT
CAESAR EIUS FILIUS REGALI PATRIMONIO PRAESIDENS
AC REI MONETARIAE PRAEFECTUS
AD PATERNAM PIETATEM CONTENDENS
PONENDUM CURAVIT
AN MDCCLXIV
6) ut supra.
DIEGO COPPOLA
Patrizio stabiese
Nacque in Castellammare il 14.9.1687(1)
da D. Cesare e
Felipa de Almarza. Fu Chierico nel 1704, Abate il 16.1.1707 e venne presentato
per l'elezione alla nomina di cappellano del beneficio di San Catello, il
29.1.1707;(2) purtroppo
alcuni mesi dopo finì prematuramente di vivere il 7.5.1707,(3) a soli venti anni di età.(4)
1) Battezzato il 19.9 nella parr. della Cattedrale, lib. nati vol. 9.
2) Proc. per il Beneficio della Cappellania di San Catello, vol. 3, fol. 28r.
3) ut supra, vol. 3, fol. 115r.
4) Il suo corpo fu sepolto nella chiesa di San Francesco nella Cappella Coppola, lib. morti, vol. 3, fol. 193r.
*ANTONIO COPPOLA
Primo Conte del Sacro Romano Impero
Patrizio di Scala e di Castellammare.
Nacque in Castellammare il 23.10.1684(1)
da Cesare e
Felipa de Almarza, sposò in Napoli, il 25.2.1713(2) Diana de Rosa, dei marchesi di Villarosa, figlia di Prospero(3)
e Vittoria
Valignani, che morì alla giovane età di 22 anni il 27.12.1715 in
Castellammare.
D. Antonio Coppola fu Sindaco Nobile di Castellammare
dal 1713 al 1718(4) e, nel 1722, anche perché turbato dalla prematura morte della moglie,
decise di partire per un lungo viaggio che, al seguito del Reggente D. Domenico
de Almarza, fratello della defunta madre Filippa, lo avrebbe portato prima
in Sicilia e poi Austria.
Quattro anni dopo Antonio, rientrato in Castellammare, decise di stabilirsi in Napoli, dove, forte delle alleanze concluse a Vienna e della stima conquistatasi alla Corte di Carlo VI d'Asburgo, cominciò una veloce ascesa ai poteri ed ai privilegi. Infatti il 7.8.1729 venne onorato con la reintegra all'antichissimo Patriziato di Scala (Amalfi),(5) di cui poi difese il 3.2.1730 le prerogative nella qualità di rappresentante di quei nobili presso l'Imperatore, in un'aspra controversia insorta tra il ceto dei nobili e quello dei civili.(6)
Inoltre, più tardi, il 23.5.1731(7) fu Presidente della Regia Camera della Sommaria e, sempre nello stesso anno, il 23.8.1731(8) prese possesso del titolo di Conte, per discendenza dalla casa de Almarza. Fu poi Luogotenente della Basilicata per il Marchese di Villasor, Viceré di Napoli(9) ed infine intervenne l'11.4.1732 per dirimere una controversia in Viggiano al fine di indire nuove elezioni ed avviare la formazione del catasto di detta cittadina.(10)
Purtroppo il cambio di regime determinatosi con
l'arrivo di Carlo III di Borbone in Napoli nel 1734 comportò una interruzione
di questa ascesa ai vertici del governo del Regno.
Nel 1745, undici anni dopo la fine del Vicereame
austriaco, il Conte Coppola de Almarza (così soleva firmarsi) si spense a
sessantuno anni di età,(11) lasciando
un solo figlio:
*Cesare (4.1.1715 - 19.5.1790)
1) Battezzato nella parrocchia della Cattedrale il 25.10.1684, con i nomi di: Antonio, Giuseppe, Catiello, Diego; lib. 9, fol. 54.
2) Parr. S. Agnello Maggiore (Na), lib. matrimoni, vol. 2.
3) Genealogia dei de Rosa, dal Padiglione.
Marcantonio de Rosa ?
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Carlantonio Giuseppe
n.1638 sp. Margherita Fusco n.1617 sp. Caterina Fusco
Marchese di Villarosa Consigliere del S.R.C.1657
Reggente 1709 Lettore di Diritto Feudale
Muore 2.2.1712
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Marcantonio Prospero Domenico Gaetano Giuseppe
n.1658 1657-1733 1677-1749 1680-1723 1672-1745
1705 Vescovo sp.1688 Consigliere Consigliere Canonico
di Policastro Vittoria del S.R.C. del S.R.C. Avv. Fiscale
Valignano della Curia
Consigliere
del S.R.C.
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Diana Luigi Nicola
sp.25.2.1713 n.1692-1776 n.1692-17.2.1774
Conte Antonio sp. Francesca Vescovo di Pozzuoli
Coppola Saury de Palomena Cappellano Maggiore 1753
y Velasco
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| |
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Tommaso Prospero
n.1730-1812 Consultore di Stato 1768
sp. Nicoletta Vulcano
Consigliere del S.R.C.
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Carlantonio
n.1762-30.1.1847
sp. Maria Giulia Capriglia
Marchese di Villarosa
4) Raiola A, Ridente A, Santaniello E, Il Palazzo Coppola di Castellammare di Stabia. (Tesi di laurea, anni '80).
5) Atto di reintegra, in Arch. Priv. Coppola - D'Angelo.
6) Maiestasgesunchen, seite 269 fz4 (1708-1741)Coppola (1711-1730) A.S. Vienna.
7) 14.6.1731 nomina a Presidente della Regia Camera Sommaria, Collaterale Officiorum Suae Maiestatis v 69 f 32ss A.S.N.
8) 20.10.1725 Diploma di concessione del Titolo di Conte, esecutoria del 18.5.1726, presa di possesso di d. Antonio Coppola del 23.8.1731, iscrizione nel Titulorum Neapolis v. 13, fol. 48r in Arch. Priv. Coppola - D'Angelo.
9) 11.1.1732 epistola inviata al Marchese Villasor, Neapel Korrespondenzen seite 207tt f155(1708-1739) Coppola au Villasor, A.S. Vienna.
10) 11.4.1732, lettera al Marchese Villasor, ut supra.
11) De Rosa Prospero, Elogio del Conte Cesare Coppola, Napoli 1790.
RODOLFO COPPOLA
Conte del S.R.I.
Non possediamo precise notizie anagrafiche a suo
riguardo. Le barbare devastazioni, provocate sul finire della seconda guerra
mondiale (1943) dalle truppe tedesche, al deposito dell'Archivio di Stato di
Napoli e i bombardamenti, che colpirono contestualmente il palazzo dove era
stato temporaneamente sfollato il Conte Errico Coppola, provocarono la
distruzione di preziosi documenti che rendono attualmente impossibile una
precisa ricostruzione degli attacchi genealogici del Conte Rodolfo Coppola.
Pertanto le uniche notizie ritrovate a suo riguardo
provengono dall'Archivio di Stato di Vienna.
Dunque da questi documenti possiamo tranquillamente
affermare che egli nacque sul finire del XVII sec, e che potrebbe essere figlio
di Andrea Coppola, nato come già detto il 27.6.1663 di cui si perdono le tracce
in Castellammare.
Passando ora alla trattazione delle informazioni
certe, sappiamo che in gioventù partecipò attivamente alla vita del partito
Asburgico in Napoli, gruppo politico che voleva chiamare al trono di Napoli il
figlio dell'Imperatore Leopoldo. Alla fine dell'ottobre del 1700, alla morte di
Carlo II di Spagna, questo movimento esplose nei moti rivoluzionari organizzati
dal Principe di Macchia.
La rivolta scoppiò nella notte del 22-23.9.1701. Gli
insorti, comandati da Tiberio Carafa, si recarono in piazza del mercato
inneggiando all'Imperatore(1) e tra i
comandanti acclamati dai rivoltosi c'era anche D. Rodolfo, che per il fallire
della congiura fu costretto, insieme ad altri ribelli, a fuggire a Roma.
Purtroppo anche in quella città fu perseguito dagli
agenti di Filippo V d'Angiò. Pertanto decise di arruolarsi nelle truppe
austriache, impegnate nella campagna di Lombardia.
Terminate anche queste azioni di guerra, essendo
impossibile soddisfare la sua richiesta di essere distaccato presso le truppe di
Napoli, si trasferì in Germania e da volontario servì l'esercito imperiale,
partecipando quindi a quasi tutta la prima guerra di successione spagnola.
Combatté in Ungheria con il Generale Montecuccoli, poi con il Conte Guarini e
il Conte Stella nelle prime azioni contro le truppe di Rugozzi nell'assedio di
Moncaz il 29.1.1703. Riconosciuta la sua fedeltà e zelo nel servizio alla causa
degli Asburgo, fu ammesso fra le dodici guardie nobili del corpo, che partirono
da Vienna per il Portogallo servendo l'Imperatore. Dopo aver svolto
quest'ulteriore campagna di guerra si trovò a combattere a Barcellona in due
assedi ed in tutte le altre battaglie svolte in Spagna.(2)
Intanto D.
Rodolfo cominciò a programmare il suo abbandono della vita militare e,
l'11.5.1709 supplicò Carlo VI d'Asburgo affinché gli concedesse la carica di
Mastrodatti del Tribunale di Montefusco, ufficio che poi il 3.12. 1720 sarebbe
stato ampliato "ad altra vita".(3) Contestualmente
a queste gratificazioni la sua carriera militare proseguiva prestigiosamente
essendo stato, infatti, nominato Brigadiere delle Nobili Guardie del Corpo,
restando in Barcellona al servizio dell'Imperatrice e, sempre col medesimo
incarico, passò a Milano dove fu riformato con la speranza di un altro
incarico. Ma avendolo atteso inutilmente per molti mesi, si trasferì in Vienna
nel 1722, dove avanzò a Carlo VI una supplica al fine di ottenere due titoli:
uno di Marchese e l'altro di Conte per i suoi due figli.
In seguito alla sua richiesta l'Imperatore Carlo VI concesse il giorno 8.5.1723 in Vienna un titolo di Conte al Tenente Colonnello D. Rudolf Coppola ed uno di Marchese per il figlio D. Giuseppe(4) Coppola, con la concessione altresì di duecento ducati annui come pensione ecclesiastica.(5)
Il suo titolo di Conte fu esecutoriato in Napoli il 7.4.1734.(6)
1) Coniglio Giuseppe, I Viceré spagnoli di Napoli, ed. Fausto Fiorentino, Stamp. Napoletana, Napoli 1967.
2) Supplica del Tenente Colonnello Rodolfo Coppola 1722, A.S. Vienna.
3) Officiorum Suae Maiestatis, ampliamento di concessione al Tenente Colonnello Rodolfo Coppola 3.12.1720, A.S. Vienna.
4) Zertifikate 8.5.1723 seite293 fz31 1699-1745 Coppola (17231739) in Arch. di Stato di Vienna.
5) Ut supra 26.10.1733.
6) Titulorum Neapolis, vol. 7, fol. 27.
*CESARE COPPOLA
Conte del S.R.I.
Patrizio di Scala
Nacque a Castellammare il 4.1.1715(1)
dal Conte
Antonio Coppola e Diana de Rosa che morì in giovane età dando alla luce tre
gemelle premorte.
Il suo biografo Prospero de Rosa(2)
ci descrive
Cesare come un bambino bello ma modesto, ubbidiente anche se vivace, ben voluto
da tutti i suoi conoscenti. Il padre, che impartì al piccolo una solida
educazione religiosa, fu incaricato nel 1722 di svolgere prima una missione in
Sicilia, indi di seguire il bisnonno il Conte de Almarza in Austria. Don Antonio
pertanto, considerato che il suo viaggio sarebbe durato degli anni, preferì
portare con sé il fanciullo anziché lasciarlo a Napoli con un
precettore.
Dalla sua permanenza a Vienna, il bambino trasse
molto beneficio, tanto che studiò con profitto il latino e la filosofia e
conobbe la raffinatezza della Corte Imperiale, attraendo la simpatia di tutti.
Egli sovente veniva ingaggiato da uomini di cultura in tenzoni letterarie, alle
quali il ragazzo si sottoponeva con piacere. Progredì inoltre in modo
particolare nell'arte della pittura
al punto da ritrarre con grande maestria il viso dell' Imperatrice.
Apprese perfettamente il tedesco, riscuotendo
l'apprezzamento della Corte imperiale e questa simpatia si manifestò con
evidenza quando nel 1725, all'età di dieci anni, dovendo rientrare a Napoli, a
causa della morte del Conte de Almarza, fu riempito di doni e lo stesso Carlo
VI, che già aveva beneficiato la famiglia, concedendo uffici importanti e
lucrosi, ordinò appena partito Cesare, al Viceré di Napoli, di promuoverlo
alla carica di Segretario del Consiglio di S. Chiara,(3)
subito dopo che
il giovane avesse conseguito la laurea.
Il viaggio di ritorno poi servì al ragazzo per
completare la sua formazione e rientrato nella capitale lasciò anche qui
un'ottima idea di sé. I due Coppola fissarono pertanto la loro dimora a Napoli
ed il padre Conte Antonio venne subito aggregato al Supremo tribunale della
Regia Camera della Sommaria nella qualità di Presidente di Cappa Corta, era
l'anno 1731.
Frattanto il diciassettenne Cesare cominciò ad
impegnarsi negli studi di legge ed, istruito dal celebre giurista Giuseppe
Cirillo, acquistò in breve una grossa perizia nelle materie di diritto. La sua
preparazione fu notata subito quando, occupando come il padre la carica di
Presidente di Cappa Corta, esprimeva pareri così sicuri che spesso gli altri
magistrati gli si rivolgevano per avere consiglio. Fu anche un giovane di vasta
cultura e come tale partecipava spesso alle riunioni letterarie in città.
Giovane profondamente religioso ed incline alla preghiera, spesso era ritrovato
dai suoi familiari a pregare nelle parti più riservate della casa.
Purtroppo nel 1734 con l'ingresso di Carlo III di
Borbone a Napoli il giovane Cesare, appena laureatosi, vide svanire la
possibilità di ottenere l'incarico di Segretario del Consiglio di S. Chiara,
donatogli dagli Asburgo.
Il Coppola, appena ventenne, nonostante questa dura
delusione, decise di intraprendere l'attività di avvocato. Quindi frequentò il
Tribunale, non solo per difendere gli interessi di casa sua o di qualche suo
amico, ma anche per difendere qualche povero bisognoso, senza per altro esporsi
eccessivamente in questa professione.
Intanto cresceva la sua fama in città e l'eco delle
sue virtù arrivò alla corte di Carlo III di Borbone.
La nota onoratezza e probità del Conte Antonio e del
figlio Cesare bastarono ad allontanare qualunque diffidenza da parte del
sovrano. Pertanto all'età di trenta anni, nel 1745, fu nominato Presidente
della Regia Camera della Sommaria, raro caso in cui si videro padre e figlio
sedere insieme nel medesimo Tribunale. Poco tempo dopo gli venne assegnata anche
la Sovrintendenza della Regia Zecca del Regno di Napoli.(4)
Inoltre più
tardi gli vennero affidati altri importanti uffici, quali la delegazione dei
Regi Lagni, la Revisione dei Conti del Comune di Napoli, la Sovrintendenza ai
Reali Siti e tante importanti amministrazioni di banche pubbliche e monti.
Finalmente venne collocato tra quei Magistrati che componevano l'abolita Giunta
dei Regi Stati Allodiali. Durante i quaranta anni che governò questi uffici
tenne sempre presente l'amore per
la giustizia, zelo per l'interesse del Re e del pubblico, oculatezza nel non
fidarsi di altri nelle cose che lui controllava, diligenza attenta di essere
informato di ciò che doveva risolvere unita ad una gravità conveniente al
grado, forza nel non farsi piegare dagli impegni o da pressioni estranee
all'ufficio, prontezza nel soccorrere i bisognosi.
Purtroppo ottenuta la carica di Presidente della Sommaria (siamo ritornati al 1745) morì il padre a cui era profondamente affezionato. Pertanto decise di passare sotto la tutela del prozio materno D. Pietro de Almarza, che cominciò ad amare come un genitore. Morto il padre l'ormai trentenne Cesare era rimasto l'ultimo discendente della stirpe e perciò era pressato dallo zio e da tutta la famiglia affinché prendesse moglie. Gli furono proposti molti matrimoni prestigiosi ed alla fine fu stabilito che sposasse Petronilla Giustiniani, dama Genovese, (Spezia 1719-Napoli 1790; figlia del nobile Francesco e della nobile Maria Giacinta Alerame), che conobbe -usanza dell'epoca!- solo il giorno del matrimonio, che avvenne nel Duomo di Napoli il 20.7.1746.(5)
Nonostante questo strano sistema matrimoniale, narra
il biografo, la coppia fu serena e comunque prolifica. Poco attaccato ai suoi
beni, Cesare, allorquando il suo primogenito decise di sposarsi nel 1787, colse
l'occasione per distribuire a tutti i suoi figli l'amministrazione e le proprietà
dei beni che avrebbero dovuto ereditare alla sua morte. Inoltre non passava
giorno in cui non si fosse aiutato qualche bisognoso, ed a questo proposito
si narra questo episodio. Un colono del Conte Cesare gli era debitore di
una grossa somma di denaro per fitti non pagati. I familiari del nostro Cesare
fecero pressione affinché egli prendesse dei provvedimenti contro costui e
pertanto Cesare fu convinto di mala voglia a far firmare al contadino una
dichiarazione nella quale egli si impegnava di saldare il debito a breve. Poco
convinto di ciò che aveva fatto, Cesare si recò alla Santa Messa dell'ultima
Domenica di Ottobre, accompagnato dal primogenito Antonio.
Proprio in quella occasione egli udì leggere dal
sacerdote questa parabola evangelica: un padre di famiglia aveva rimesso
l'enorme debito di 10.000 talenti al suo debitore, ma quando seppe che costui
invece aveva fatto incarcerare un suo debitore per la misera somma di 100
denari, sdegnato diede incarico a dei masnadieri affinché recuperassero tutto
il suo debito. Il Conte fu così scosso da questo esempio che appena terminata
la Messa si rivolse al figlio chiedendogli se avesse ascoltato la parabola, e
rispondendo questi di si lo richiamò dicendogli: "Va dunque e prendi il chirografo di quel meschino". Il
figlio obbedì immediatamente senza sollevare obiezioni e, presa la
dichiarazione, la diede a Cesare senza obiezioni. Egli presa la scrittura la
distrusse in mille pezzi soggiungendo: "Così potremo noi sperare che il buon padre di famiglia Iddio usi
mercede con noi e ne rimetta i grandissimi debiti nostri".
La sua religiosità era fondata oltre che sulla carità
anche su profonde meditazioni delle Sacre Scritture, tra le quali erano
predilette: La spiegazione del Vangelo di Sancy ed i Saggi Morali del dotto
Nicole. Egli inoltre amava molto, quando gli impegni lo consentivano, di stare
in chiesa in ginocchio assorto in preghiera e di prendere l'eucarestia
quotidianamente. E quando fu costretto
dai medici di alternare i giorni in cui avrebbe dovuto prendere i medicinali da
quelli in cui avrebbe potuto comunicarsi egli
spesso creò problemi per l'assunzione dei farmaci.
Di corporatura robusta e vigorosa, di animo pacato e
sereno, visse in questo modo per settantacinque anni. Ma già al
cinquantottesimo anno di età ebbe un colpo apoplettico, che si ripetè per due
volte privandolo dell'uso di varie parti del corpo e talvolta anche della mente.
Si assoggettò pazientemente a lunghe e penose cure ed a una severissima dieta.
Passato qualche anno dopo l'ultima ricaduta, quando pareva migliorato, ebbe dei
nuovi malanni che preoccuparono molto i medici. Nell'autunno del 1789
cominciò ad accusare gravi difficoltà respiratorie ed entrambe le gambe
si gonfiarono. I medici gli prescrissero una rigorosa dieta lattea ed il male
parve diminuire. Ma all'inizio dell' Aprile del 1790 la malattia si manifestò
con veemenza ed i medici disperarono di guarirlo ed egli con la solita serenità
si preparò alla morte. Si confessò e fu resa l'estrema unzione anche se i
medici non credevano ad una sua prossima fine.
Intanto cominciarono a gonfiarsi anche le braccia e
si accrebbero le difficoltà respiratorie ed il povero Conte Coppola fu
costretto a restare insonne immobile su una sedia. Nonostante le sofferenze e la
follia, Cesare continuava ad indicare ai familiari il tempo di assunzione dei
farmaci a lui prescritti anche se nel contempo affermava l'inutilità dello
sforzo dei medici.
In questa triste condizione continuò fino al
diciassette maggio ed anche se ottenebrato egli, con fede, continuava la recita
dei Salmi. Il giorno 19.5.1790(6) ebbe un improvviso miglioramento, riconobbe i figli e tutti quelli che
lo circondavano. Chiese la Comunione, poi fatti venire uno per uno i figli, li
benedì e li esortò ed in ultimo concluse: «
Soprattutto, o figli, vi raccomando
di essere uniti ed umili di cuore seguendo l'esempio del Divin Redentore, il
quale professò essere agli umili aperto il Regno dei Cieli. Cacciate da voi
ogni superbia e consideratevi come
gli infimi di tutti, che il Signore ve ne renderà in questa vita il giusto
guiderdone ». Ringraziò poi
tutti quelli che lo avevano assistito, chiese a tutti perdono per gli errori
commessi.
Compiuti questi doveri ritornò nella sofferenza e si videro le forze mancargli, impallidì in volto e si abbandonò per cui si valutò che fosse inutile portargli altri soccorsi, così giacendo fino al Vespro, dopo una breve agonia, spirò tra il compianto di tutti quanti lo avevano conosciuto. Pochi mesi dopo, il 19.5.1790(7) morì anche la sua amata moglie Petronilla Giustiniani ed entrambi furono seppelliti nella cappella gentilizia della famiglia Coppola in Sant’Agostino alla Zecca in Napoli.(8)
Il Conte Cesare Coppola e Petronilla Giustiniani
ebbero sette figli:
* Antonio (2.9.1749-30.4.1827, capostipite del ramo
primogenito che trasmette il titolo di Conte ottenuto da Antonio Coppola il
23.8.1731)
- Domenico (7.7.1752-15.12.1807)
* Francesco Paolo (13.2.1754-22.10.1790, capostipite
del ramo cadetto che trasmette il titolo di Conte ottenuto da Rodolfo Coppola il
7.4.1734)
- Maria Rosa (6.10.1756 - morta in tenera età)(9)
- Teresa (1757-3.12.1827)
- Nicola (19.1.1758-16.4.1828)
- Andrea (16.8.1759-15.3.1832)
1) Battezzato il 6.1.1715 con i nomi di Cesare, Pietro, Gennaro, Gasparo, nella Cattedrale di Castellammare, lib. 10 fol. 126.
2) de Rosa Prospero, Elogio del Conte Cesare Coppola, Napoli 1790.
3) In seguito alla supplica del Conte Domenico de Almarza all'Imperatore Carlo VI d'Asburgo viene concesso con decreto, dato a Vienna il 24.10.1725 e trascritto nel novembre dello stesso anno: « a D. Cesare Coppola la futura del officio de Secretario del Consejo de Santa Clara de Napoles por dos vidas despues dela de D. Antyonio de Dura con las facultades substituir, exempcion de todo valimiento, y por titulo oneroso. »
In luogo di questo ufficio successivamente su richiesta del Conte de Almarza, Carlo VI concese in Lussemburgo il 3.3.1726 a Don Cesare Coppola « la futura del oficio de las dos Maestrodattia del Conselo de S. Clara por dos vidas cadauna despues de los dias de Aniello dello Litto y Ioseph de Martino por titulo oneroso y con facultas de substituir ». Questa concessione fu trascritta il 25.3.1726.
4) Con il 1759 divenne Presidente della Regia Zecca il Conte Cesare Coppola. Alcune delle monete coniate più interessanti sono i sei ducati del 1761, i sei ducati del 1768, la piastra del 1772. tutte incise con il simbolo delle due C.C. nel campo indicanti il nome dello Zecchiere il Conte Coppola. cfr. Civiltà del 700' a Napoli, Napoli 1987, p. 229 -231.
5) Manoscritti del Marchese Livio Serra di Gerace, vol. 5, fol. 1635, e studi personali.
6) Parr. di S. Giorgio Maggiore dei Pii Operai, lib. morti, vol. 9 p. 74.
7) ut supra vol. 9, p. 6.
8) In S. Agostino alla Zecca, nella Cappella Coppola, vi è la seguente iscrizione marmorea:
M S
COMITI CAESARI COPPOLAE PATRICIO SCALENSI
VIRTUTE PUBLICISQUE MUNERIBUS
SPECTANTISSIMO
ET PETRONILAE DE IUSTINIANEA IANUENSI STIRPE
PARENTIBUS BENEMERENTISSIMIS
HAIC
IN DOMINO QUIESCENTIBUS
COMES ANTONIUS COPPOLA
AMPLIATO GENTIS SUAE SEPULCRO
IN PIETATE ... MONIMENTUM
L M POSUIT
9) Ms. L. Serra, vol. 5, p. 1635.
*ANTONIO COPPOLA
Conte del S.R.I.
Patrizio di Scala
Nacque a Napoli il 2.9.1749(1)
dal Conte Cesare
Coppola e da Petronilla Giustiniani. Il 22.7.1787(2) fu Capitano del Real Esercito di Spagna ed il 26.7.1787(3)
sposò donna Marianna Lante Montefeltro della Rovere (Roma 17?? + Napoli 14-3-1808), Patrizia Romana e Nobile di Foligno, figlia del duca romano Filippo e di donna Faustina Capranica.
Il 5.12.1794,(4) ottenne la cittadinanza privilegiata napoletana.
Tempo dopo, il 1.12.1804,(5)
il Conte Antonio
Coppola fece istanza di iscrizione al Libro d'Oro della Nobiltà Napoletana,
chiedendo altresì di essere esentato dal pagamento delle gravose tasse di
registrazione. Nonostante però che esistessero tutti i requisiti richiesti
dalla legge per la ascrizione nel detto registro, non fu concessa la grazia
dell'esenzione dal pagamento del balzello.
Dopo la morte del fratello, l'Arcivescovo di Mira, avvenuta il 15.12.1807, aprì un contenzioso giudiziario nei confronti degli altri coeredi per l'assegnazione del patrimonio ereditario,(6) ma poco dopo l'inizio della controversia perse la moglie, che finì di vivere in Castellammare il 14.3.1808.(7) Molti anni dopo, il 30.4.1827 in Napoli, si spense anche il Conte Antonio Coppola.(8)
I due coniugi ebbero 13 figli, sette dei quali
nacquero e morirono a Napoli in tenera età:
+Cesare (23.12.1788-178?),
+Filippo( 2.3.1790-31.7.1790),
+Maria Petronilla (15.8.1791-1.8.1792),
+Cristina (30.11.1795-29.2.1796),
+Francesco Paolo (1.9.1801-29.7.1802)
+Francesco Paolo (4.5.1804-180?),
+Guido (7.12.1806-7.12.1806).(9)
Sopravvissero invece sei figli:
* Cesare (20.7.1792-11.7.1844)
- Maria Petronilla (9.11.1794-10.6.1872)
- Cristina (18.2.1800-1.8.1876)
- Filippo (1802-8.11.1836)
- Lucrezia (14.2.1803- ?)
- Francesca (27.6.1805-12.10.1886), che il 13-14.09.1828 sposò il marchese Gennaro Salines (+ Napoli 1867-68), figlio di Antonio e Maria Torti Regrele o Ragrile.
1) Battezzato il 3 settembre con i nomi di Antonio, Francesco, Nicola, Stefano, Luigi, in parr. di S. Anna di Palazzo, lib. nati vol. 13, p.92.
2) Nomina comunicata dal Mr. della Sambuca, Arch. Priv. Coppola - D'Angelo.
3) Manoscritti del Mr. Livio Serra Di Gerace, vol. 5, p. 1635 in A.S.N.
4) Arch. priv. Coppola - D'Angelo.
5) Casa Reale Amm., III inv, Maggiordomìa Maggiore, f 2960/118 in A.S.N.
6) Deductio Ereditatis di Mons. Domenico Coppola, pand. corr. proc.n.6026 (preambolo), n.6081 (deductio) in A.S.N.
7) S.C.N. Pendino. 352.
8) S.C.N. Pendino.
9) Ms. L. Serra, op. cit.
DOMENICO COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Patrizio di Scala
Domenico Coppola nacque a Napoli l'8.7.1752(1) dal Conte Cesare e da Petronilla Giustiniani, due genitori virtuosi e dai modi gentili, amati da tutti.(2)
Domenico apprese la prima istruzione dal padre, uomo
profondamente religioso e colto, che scorse nel suo secondogenito un forte e
docile ingegno. Il bambino venne istruito da un sacerdote e subito superò per
capacità gli altri fratelli, manifestando oltretutto una operosità tale da
sorprendere i suoi istitutori.
Educato secondo i principi tradizionali di San
Girolamo, veniva sovente ritrovato dai suoi domestici di primo mattino, occupato
a scrivere o a leggere ed avendo una acutissima memoria declamava spesso delle
prose a casa o recitava sermoni nell'Oratorio dei Gesuiti.
Fu poi ragazzo caritatevole che veniva sovente posto
ad esempio degli altri fratelli dai suoi istitutori, ma nonostante la sua
dedizione al dovere si comportava anche come un giovane sveglio e di buone
maniere. Compì lodevolmente il corso di grammatica italiana, latina e greca,
ebbe come istruttore di retorica Salvatore Grimaldi, uno dei più dotti allievi
del celebre Alessio Mazzocchi. Oltre la retorica appresa dal Grimaldi si
perfezionò nel greco, nelle materie di filosofia e matematica ed ebbe a
professori Antonio de Martiis e lo scolopio(3)
Nicolò Cavallo,
professore di matematica alla Real Università di Napoli. Fu erudito anche
nell'arte della musica e della pittura.
Da questi studi passò a quelli di giurisprudenza, avendo come precettore Bernardo Navarro, uno dei primi avvocati di Napoli, che fu poi uno dei cinque consiglieri della Real Camera di S. Chiara.(4)
Dedicandosi particolarmente a questa facoltà ne uscì
eminentemente istruito ed insieme ai suoi fratelli ed altri studiosi, istituì a
casa propria una Accademia Legale, in cui si trattavano erudite dispute sul
diritto romano o si tenevano finte controversie per specializzarsi nella
trattazione delle cause.
Domenico, essendo appassionato a questi studi e
quantunque fosse un giovane chierico, fu molto indeciso prima di scegliere tra
il Foro o la Chiesa.
La sua famiglia lo spingeva verso la scelta religiosa
ed il giovane, dopo un attenta riflessione, convenne per quest'ultima.
Pertanto Domenico si applicò agli studi religiosi ed ebbe per maestro Don Giuseppe Rossi Canonico della metropolitana Napoli, poi Arcivescovo di Nicosia e Confessore del Re Ferdinando.(5)
La sua condotta religiosa fu tale da muovere un
unanime sentimento di compiacenza nelle alte cariche religiose di Napoli e negli
esaminatori della sua vocazione religiosa. Il Coppola, mosso da profonda carità
cristiana, decise di entrare nei ruoli dei sacerdoti che assistevano i rei
condannati a morte, e tanto si occupò di loro, che anche divenuto Prelato a
Roma, rientrando a Napoli, non rifiutò mai la sua assistenza. Recitò anche
numerosi panegirici, ricevendo il plauso di molti dotti teologi, e a questo
proposito si ricordano quelli dedicati a San Gennaro e a San Giovanni Francesca
Freimont de Chantal.
Intanto il Nunzio Pontificio, Giuseppe Vicentini,
amico del Conte Cesare Coppola, avendo conosciuto le doti del venticinquenne
Domenico, cominciò ad insistere verso il padre affinché lo inviasse presso la
Prelatura di Roma. Il Conte Cesare sulle prime oppose perplessità, per non far
allontanare l'amatissimo figlio, poi piegandosi all'evidenza della scelta,
acconsentì al suo trasferimento. Quindi Domenico decise di prepararsi alla
meglio per la sua nuova destinazione, ritirandosi nella casa dei Signori della
Missione e dopo qualche settimana si recò a Roma. Era il 1778, quarto anno del
pontificato di Pio VI. Il Pontefice subito riconobbe le qualità del giovane
Coppola, lo nominò Cameriere Segreto e, poco dopo, lo fece Referendario di
Segnatura e poi Votante nella Stessa. Successivamente Esaminatore dei Vescovi e
delle loro visite "ad Limina",
indi lo decorò della Croce dell'Ordine Gerosolimitano.(6)
Sempre
circondato da eruditi fu ascritto alle migliori accademie, tra le quali si
ricordano quelle degli Arcadi, dei
Forti e dei Quirini. Produsse parecchi ottimi
saggi nelle lettere.
Mentre declamava nell' Accademia di D. Martucci,
Patriarca di Costantinopoli, davanti ad un pubblico di dotti studiosi, ogni
quindici giorni partecipava alle adunanze di Ermanno Cristiano, professore del
Collegio Germano - Ungarico, tenute per commentare le parti più complesse delle
Sacre Scritture. Il giovedì inoltre partecipava alle riunioni dell'Accademia
degli Occulti, in casa di Baldassarre Odescalchi, Duca di Ceri, amico ed
ammiratore del Coppola.
Ma la intensa attività culturale non lo distoglieva
dalla esplicazione dei suoi uffici religiosi.
Dopo essere stato per tre anni Referendario di
Segnatura, divenne il 2.1.1787
Segretario della Sacra Congregazione dei Riti, dove espresse le sue qualità
soprattutto nelle difficili controversie di beatificazione, ed è da richiamare
il fatto che nonostante la grande
mole di impegni, scriveva tutti gli atti di proprio pugno, senza ausilio di
nessun amanuense. Intanto Pio VI decise di istituire un'Accademia ecclesiastica,
dove si potessero formare quanti fossero stati chiamati in Prelatura. Pertanto
il Pontefice vi destinò professori chiarissimi, tra i quali il gesuita
Francesco Antonio Zaccaria, professore di storia Ecclesiastica ed associò per
la cattedra di teologia il Padre Paolo Antonio
Paoli della Congregazione della Madre di Dio e per quella di Diritto Pontificio
e Civile Monsignor Coppola.
Fu inoltre incaricato di intervenire per dirimere
turbolenze e disaccordi nell'Università di Fermo. In quell'epoca fu nominato
Esaminatore dei Vescovi. Intanto avanzavano i turbolenti anni rivoluzionari
1789-1790 e l'anziano Pio VI fu trasferito in
Toscana indi in Francia, mentre i fautori della Repubblica Romana
sconquassavano lo stato pontificio. Pertanto Monsignor Coppola ritornò a Napoli
ivi richiesto in qualità di Segretario ad una congregazione di tre Vescovi
lasciati da Pio VI per suoi vicari nel Regno di Napoli.
Intanto le spinte rivoluzionarie cominciarono ad
agire anche nel Regno di Napoli addolorando il nostro Coppola che
per lenire la sofferenza, dopo le
solite orazioni, trovava qualche
sollievo nei suoi studi "vero rifugio nelle avversità" e
riprese molti lavori da lui ideati
ma mai condotti a termine,
manoscritti che trafugati dopo la sua morte furono pubblicati sotto altre firme.
Una delle
opere scritta per esortazione del Vescovo di Pozzuoli Carlo Rosini fu un
trattato "De Locis Theologicis",
commentato con entusiasmo dal
Cardinal Bertazzoli. Terminati i moti rivoluzionari il Coppola ritornò a Roma
dove l'attendeva il successore di Pio VI che, come il predecessore, lo avrebbe
amato e stimato sinceramente.
Infatti appena Mons. Coppola tornò a Roma venne
nominato Segretario della Sacra Congregazione di Propaganda Fide (il famigerato
Santo Uffizio) che, data l'importanza dell'incarico, comportava il mantenimento
di un immenso cumulo di relazioni con tutto il mondo. Ed inoltre lo stesso Pio
VII, avendo in quei tempi formata una congregazione straordinaria di Cardinali e
Teologi per gli affari della Chiesa vi aggregò lo stesso Coppola. Ma l'opera più
importante di don Domenico(7) fu la fondazione dell'Accademia di Religione Cattolica di Roma. Da
quando Mons. Coppola ritornò a Roma nel 1800, cominciò ad avere adunanze a
casa propria. In una di queste, del 15.7.1800, si cominciarono a stendere le
regole, continuando tali riunioni in tutte le Domeniche di Agosto e di
Settembre.
Il 15 settembre si tenne un'adunanza generale, dove
fu acclamato presidente e destinato con due promotori a presentarsi al Pontefice
per ottenere il suo assenso, ed il prelato e la sua Accademia ebbero un brevetto
onorevole il 27.1.1801.
Il giorno 5.2.1801, nella sala dell'Archiginnasio
della Sapienza, il nostro prelato vi recitò un'orazione tendente a provare, con
eloquenza e dottrina, l'importanza dello studio della Religione.
Mons. Coppola recitò altre dissertazioni
nell'Accademia e col suo zelo e col suo nome fu dal suo nascere resa illustre e
famosa quell'Accademia.
A quel tempo venne eletto Segretario di un'altra
celebre ed antica Accademia, quella Teologica istituita da Clemente II.
Intanto fu
nominato il 20 Ottobre 1800, e consacrato il successivo giorno 28, Arcivescovo
di Mira e Vicario della Basilica Vaticana. Ma intanto le fatiche e gli studi cominciarono ad alterare la
salute d'altronde robusta del Monsignore. Già da qualche anno aveva cominciato
a soffrire una sensibile alterazione del respiro ed un'abbondanza di linfa,
specialmente nella zona toracica. Questo male degenerò nell'inverno del 1807 in
una soffocante ortopnea(8), presto seguita da gonfiore alle gambe.
Per consiglio dei medici andò a Civitavecchia, per respirare aria marina, ma
con pochi benefici.
Si recarono a visitarlo i due fratelli Nicolò e
Andrea, ambedue sacerdoti dell'Oratorio di S. Filippo. Il primo dei due sarebbe
poi diventato Vescovo di Nola.
Costretto a ritornare a Roma nell'Aprile per provvedere all'apparato della Basilica Vaticana, per la canonizzazione di cinque santi tenuta da Pio VII, il male si aggravò, per cui fece ritorno a Napoli. Riuscì inutile anche questo tentativo e gli altri di mandarlo a S. Giovanni a Teduccio(9) a due chilometri da Napoli, poi a Resina, luogo d'aria più asciutto e sottile. Nel novembre fu trasferito a Napoli nel convento dei Padri Agostiniani Scalzi. Ivi crescendo l'idrope,(10) mancò il 15.12.1807 in braccio ai suoi fratelli, che nel corso della malattia lo avevano amorosamente assistito. Finche ne ebbe la possibilità volle recitare la Santa Messa e quando fu costretto a rinunziarvi fece sempre la comunione. Recitò il suo ufficio nella Basilica di S. Pietro sino agli ultimi giorni e a sera continuava le preghiere con i suoi domestici. Conservò fino all'ultimo placidezza e serenità nel volto, consolando appena prima della sua morte quanti vedeva attorno a se piangenti. I suoi funerali furono celebrati nella Chiesa di S. Michele e tumulato nel sepolcro gentilizio della famiglia Coppola in S. Agostino la Zecca, ove il suo amico Francesco Daniele dettò l'iscrizione sulla lastra tombale.(11)
Lo stesso Sommo Pontefice Pio VII, avuta la notizia,
si espresse in modi singolari di stima e di rammarico per questa scomparsa.
L'Accademia di Religione Cattolica ordinò solenni funerali e in una straordinaria adunanza, tenuta il 19.3.1809, il nuovo Presidente della stessa, il Cardinale Bertazzoli, ne recitò l'elogio.(12)
Data
|
Età |
Evento |
Titolo |
7 Luglio 1752
|
|
Nato
|
Napoli, Italia |
15 Aprile 1775 |
22.8
|
Ordinato Sacerdote
|
Sacerdote |
20 Ottobre 1800 |
48.3
|
Nominato
|
Arcivescovo titolare di Myra |
28 Ottobre 1800 |
48.3
|
Ordinato Vescovo
|
Arcivescovo titolare di Myra |
15 Dicembre 1807 |
55.4
|
Deceduto
|
Arcivescovo titolare di Myra |
1) Battezzato nella parr. di S. Anna di Palazzo; ms. del Mr. Livio Serra di Gerace, vol. 5, fol. 1635.
2) De Rosa Carlo Antonio, De Vita Dominici Coppolae, Neapoli ex Regia Typographia, 1824
3) Scolopio: religioso appartenente alla congregazione delle Scuole Pie, fondata da san Giuseppe Calasanzio nel 1617.
4) Baraldi G., Notizia Biografica su Monsignor Domenico Coppola, estratto dalle "Memorie di religione morale e letteratura", tomo 10, p. 139, Modena 1826.
5) Bertazzoli Francesco, Elogio di Monsignor Domenico Coppola, composto da M. Francesco Bertazzoli, recitato nell'adunanza straordinaria dell'Accademia il dì 9.3.1809, Roma, nella stamperia dell'Accademia di religione Cattolica, 1809.
6) Fu inoltre nominato Scritturato Apostolico di Maiori, Cavaliere Lauretano, Presidente dell'Annona, Procuratore di Minor Grazie, Consultore della Suprema Inquisizione.
7) Altre sue dissertazioni, esposte in Accademia, furono del 6.9.1804, "Doveva essere stabilita un'autorità permanente ed infallibile da cui con sicurezza in ogni tempo si sapesse il complesso della Dottrina Cristiana"; del 10.1.1805 "Con i soli motivi di credibilità e specialmente con istorica evidenza si dimostra, che nella visibile società, a tutti nota sotto il nome di chiesa Cattolica, esista l'autorità permanente e infallibile stabilita da Gesù Cristo da cui si apprenda intera ed incorrotta la Dottrina da lui rivelata"; inoltre il 18.9.1806 abbiamo una "Conclusione".
8) Ortopnea: brevità del respiro che si manifesta in posizione distesa (sec. XVIII).
9) La notte del 21.10.1807, in S. Giovanni a Teduccio, Monsignor Domenico Coppola rese testamento alle ore una di notte, per Notar Clemente Tarallo.
La sua successione mortis causa fu così definita:
---------------------------------------------------------------
Fratelli di Mons. Domenico Coppola:
- Antonio Nominati eredi usufruttuari per
- Andrea per un quarto dell'asse ereditario
- Nicola
Teresa: 100 ducati
Nipoti di Mons. Domenico Coppola:
Erede universale unico, il nipote maschio in ordine di primogenitura che avesse avuto a sua volta un primogenito maschio.
L'ordine di prelazione era pertanto il seguente:
1)Cesare n.1789
2)Filippo n.1801
Figli del primogenito Antonio
3)Antonio n.1788
4)Domenico n.1789
Figli del terzogenito Francesco
Reverendo Capitolo Vaticano
Anello di smeraldo tempestato di brillanti ed una catena con una croce d'oro
Nipote Filippo n.1801
Avrebbe ereditato i seguenti uffici in Roma
1)Scritturato Apostolico dei Maggiori
2)Procura di Minor Grazie
3)Cavalierato Lauretano
4)Presidenza dell'Annona
Nipoti Antonio n.1788 e Domenico n.1789
Ciascuno erede usufruttuario per 1/8 dell'asse
Nipoti Maria, Cristina, Lucrezia, Francesca, figlie di Antonio,
Nipote Petronilla, figlia di Francesco
200 ducati a testa
10) Idrope: raccolta patologica di trasudato nei tessuti o nelle cavità sierose (sec. XVI).
11) Dominico Coppolae Comitis Caesaris f
Mirae innocentiae viro
optimo ad imitandum virtutis exemplo
Qui ea scientiae humani divino iuris specimina edidit
ut Romae vernante adhuc aetate a Pio VI P.M.
inter praepectos iuri dicundo in signatura iustitiae
fuerit admuneratus dein congregationis sacrorum
rituum delectus est a secretis a Pio autem VII in
consilio christiano nom propag idem muneris fuit
adsecutus et Myrensis Archiep renuntiatus qumq
ad cardinalatus dignitatem contento cursv properare
videbatur diutino confectus morbo Neapoli obit an
MDCCCVII XVIII kal ian aetatis suae annor LVI
Comes Antonius
Nicolaus et Andreas
Congreg. Oratori Neap presbyteri
Frati amatissimo cum lacrimis PP
12) Dominico Coppolae
Domo Neapoli Patricia Nobilitate
Pontifici Maiori Myrensium
Quem
Sacri Consilii Christiano Nomini Propagando
Responsis
et Epistolis Scribendis
Pius
VII P.M.
Praefecerat
Religionis studio vitae innocentiae morum elegantia
Spectato
Singulari ingenit omnisq doctrinae laudae
Florentissimo
Immatura morte maximo bonorum moerore
Sublato
Quo die
Ab academia religioni catholicae defendendae
cui
plures annos diligentissime prefuit
decreto
consilii publice laudatus est
decemviri
candidati
Muneris
et Honoris
auctori
Grati animi testimonium
In S. Agostino alla Zecca, nella cappella Coppola, vi è, inoltre, la seguente iscrizione marmorea:
HIC IN PACE QUIESCIT
DOMINICUS
COMITIS CAESARIS F. COPPULA
ARCHIEPISCOPUS MYRENSIS
NON MINUS VITAE SANCTIMONIA QUAM MORUM SUAVITATE
ET
OMNIGENA DOCTRINA SPECTATISSIMUS
QUI VIX SACERDOTIO INAUGURATUS CUM ROMAM ADISSET
ITA OMNIUM OCULOS IN SE CONVERTIT UT STATIM A PIO VI
P.M. INTER PRAEFECTOS IURI DICUNDO IN SIGNATURA
IUSTITIAE
FUERIT ADLECTUS ET MOX IN S.RITUUM
CONGREGATIONEM
UT EI ESSET A SECRETIS TRANSLATUS
DENIQUE
A PIO VII P.M. EPISCOPALIBUS INFULIS ORNATUS
EXPEDIENTISQUE
NEGOTIIS CONGREGAT. FIDEI PROPAGANDAE
ET
ACADEMIAE RELIGIONI CATHOLICAE
PROPUGNANDAE
CUIUS IPSE AUCTOR FUERAT PRAEPOSITUS
AT
CUM BREVI AD SUPREMAS S.R.E. DIGNITATES
PRO MERITIS PROVEHENDUM BONI OMNES AUGURARENTUR
MORTE
HEV. NIMIS IMMATURA SUBLATUM DEFLEVERUNT
XII KAL. OCTOBRES AN. MDCCCVII AET. SUAE LV
COMES ANTONIUS
NICOLAUS ARCHIEP. PRIMUM BARIENSIS
POSTEA EPISCOP. NOLANUS
ET ANDREAS CONGR. ORATORII PRESBYT.
FRATRI CARISSIMO CUM LACRYMIS PP
Inoltre da un’antica pubblicazione risulta una precedente lapide in S. Agostino alla Zecca, ora non più esistente:
A W
QUIESCENTI IN SOMNO PACIS
DOMINICO COPPULAE
ADMIRANDAE INNOCENTIAE VIRO
ET UNI AD IMITANDUM VIRTUTIS EXEMPLO
HIC PARENTE USUS EST SANE QUAM DILIGENTE ET LITTERIS
SATIS EXCULTO COMITE CAESARE REGIAE CAMERAE SUMMARUM
RATIONUM PRAESIDE ET AURO ARGENTO AERE FLANDO FERIUNDO
PRAEFECTO CUIUS SEDULITATE OPTIMIS QUIBUSQUE ARTIBUS
CHRISTIANIS IN PRIMIS MORIBUS DOMI IMBUTUS QUUM ROMAM
SACERDOTIO INAUGURATUS ADIERIT EA PROBITATIS ET DISCIPLINAE
IURIS PRAESERTIM UTRIUSQUE EDIDIT SPECIMINA UT OMNIUM
OCULOS IN SE CONVERTERIT ET A PIO VI P.M. PRIMUM INTER
PRAEFECTOS IURI DICUNDO IN SIGNATURA IUSTITIAE VERNANTE
ADHUC AETATE ADLECTUS DEINDE CONGREGATIONI RITUUM DATUS
FUERIT A SECRETIS POSTMODUM A PIO VII P.M. ITEM A SECRETIS
CONGREGATIONI DE PROPAGANDA FIDE DATUS ET MYRAE
ARCHIEPISCOPUS RENUNCIATUS DUM AD CARDINALATUS DIGNITATEM
CITIS SANE PASSIBUS CONTENDERE VIDEBATUR UTI SUNT INANES
HOMINUM SPES DIUTINO CONFECTUS MORBO FINEM VIVENDI FECIT
NEAPOLI XII KAL. OCTOBRES ANNO MDCCCVII
AETATIS SUAE ANNORUM LV
COMES ANTONIUS
NICOLAUS ET ANDREAS
ORATORII NEAPOLITANI PRAESBYTERI
FRATRI CARISSIMO
PERPETUO MAERENTES POSUERUNT
HAVE DOMINICE ET VIVE IN DOMINO
NOS TE QUO PERMISERIT NATURA ORDINE SEQUEMUR
*FRANCESCO PAOLO COPPOLA
Conte S.R.I.
(Riconoscimento postumo del titolo del Conte Rodolfo Coppola primo
concessionario il 7.4.1734)
Patrizio di Scala.
Nacque a Napoli il 13.2.1754(1)
dal conte Cesare
Coppola e da Petronilla Giustiniani. Sposò il 7.6.1785(2) Suffragia Marchese.
Francesco fu Presidente della Regia Camera della Sommaria con Onore della Toga(3) e capostipite del secondo ramo in cui è divisa la famiglia Coppola. Morì in Napoli il 22.10.1790(4) a soli trentasei anni di età. Sua moglie si spense più tardi, sempre in Napoli il 15.12.1804.(5)
Francesco e Suffragia ebbero tre figli:
* Antonio (14.2.1788 - 6.5.1837)
- Domenico (1789 - 17.3.1861)
- Petronilla (6.11.1790 - 8.7.1861)
1) Battezzato il 3.2.1751, in parr. di S. Anna di palazzo a Chiaia(NA).
2) Manoscritti del Mr. Livio Serra di Gerace, vol. 5, fol. 1635 in A.S.N.
3) Bertazzoli Francesco, Elogio di Monsignor Domenico Coppola, Roma, Stamperia dell'Accademia di Religione Cattolica, 1809; de Rosa Prospero, Elogio del Conte Cesare Coppola, Napoli 1790.
4) Parr. di S. Maria a Pugliano di Resina(NA), lib. morti 8, fol. 86, sepolto nella Chiesa di Sant’Agostino degli Scalzi a Resina.
5) Parr. di S. Maria Annunciata di Fonseca, lib. morti 8, fol. 182, sepolta nella Chiesa di San Giovanni Maggiore.
TERESA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Nacque a Napoli nel 1757(1) dal conte Cesare e da Petronilla Giustiniani. Vestì l'abito monacale il 22.11.1774, fu Professa il 27.11.1775 nel monastero delle Canonichesse Lateranensi di S. Maria di Regina Coeli. Il 23.6.1810 un decreto di Gioacchino Murat dispose che le religiose di detto monastero fossero trasferite al monastero di S. Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo. Venne, poi, disposto che fossero spostate al monastero di Gesù e Maria, un tempo dei padri dell'Ordine di S. Domenico, nel quale Teresa passò con le altre il 20.10.1810.(2)
Teresa Coppola finì di vivere in Napoli il 3.12.1827.(3)
1) Manoscritti del Mr. L. Serra di Gerace, vol. 5, fol. 1635 in A.S.N.
2) Raccolta di documenti Vargas-Serra di Gerace, vol. 42 in A.S.N.; lettera del 12.7.1800 di Maria Teresa Coppola al Dr Domenico Cotugno, sez. manoscritti Bibl. Naz. di Napoli.
3) S.C.N., Avvocata, morte n.689.
NICOLA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Patrizio di Scala
Barone di Bitrice
Arcivescovo
Nacque a Napoli il 19.1.1758(1) dal conte Cesare Coppola e da Petronilla Giustiniani. Il 25 maggio 1818 fu nominato Arcivescovo di Bari e Canosa,(2) e Primate di Puglia. Si conserva una sua lettera pastorale del 1818 così intestata:(3)
NICOLAUS
EX
COMITIBUS COPPOLA
CONGREGATIONIS
ORATORII NEAPOLI
PRAEPOSITUS
DEI
ET APOSTOLICAE SEDIS GRATIA
ARCHIEPISCOPUS
PRIMAS APULIAE ET BARO BITRICI
fu ancora barone di Bitrice, e il 17 novembre 1823 fu
nominato Vescovo di Nola, nonché
Prefetto della Congregazione dell'Oratorio di Napoli.
Di Nicola si legge anche su una lapide, da pochi anni riportata in luce, murata a destra entrando nella Chiesa di S. Maria della Pace, in Castellammare, che ricorda la data della riconsacrazione della chiesa.(4)
TEMPLUM
SS.
VIRGINIS DEIPARAE NATIVITATI
JAMDIU
SACRUM
SENIO
FATISCENS AC TEMPORIS INIQUITATE
PENE
COLLAPSUM
NOVO
COLUMNARUM ORDINE IN ELEGANTIOREM
FORMAM
RESTAURATUM
ANTIQUO
SQUALORE PENITUS DETERSO
PARIETIBUS
ALBARIO OPERE SELECTISQUE
MARMORIBUS
DECORATIS
OMNI
CULTU ORNATUM EXPOLITUMQUE
A
NICOLAO M. COPPOLA BARENSIS
ET CANUSINAE
ECCLESIAE ARCHIEP.
APULIAEQUE
PRIMATE
AN:
REP: SAL. MDCCCXX XIV KAL. SEPTEMB.
SOLEMNI
RITU DENUO CONSACRANDUM
NAVATA
OPERA IMPENDIOQUE MAXIMO
CURASSE
SACRUM
HOCCE MONALIUM COENOBIUM
LAPIS
APPOSITUS SEROS POSTEROS
MONEBIT
Altro ricordo marmoreo si trova dietro l'altare
maggiore della chiesa dei Gerolamini di Napoli
ARAM
MAXIMAM
MARIAE
NASCENTI ET COELITIBUS UNIVERS SACRAM
PRESBYTERI
SODALES PHILIPPIANI
ANNO
MDCCCXXVI VETERI DELETA
NOVAM
LECTO MARMORE ELEGANTIOREMQ FECER
INLATISQ
EODEM OSSIBUS PHILIPPI PATRIS BEATISS
ET
MARTYR SANCTOR
IANUARII
URBIS PATR ET IGNATII ANTIOCH
PER
NICOLAM COPPOLA EIUSDEM SODALITII
PONTIFICEM OLIM
BARIEN MOX NOLAN
ANNO
MDCCCXXVII RITE CONSECRATAM DEDICAVER
PIUS
IX PONTIFEX MAXIMUS
UTI
HEIC QUODIDIE
PRIMA
PRO SINGULIS DEFUNCTIS HOSTIA
CUIQUE
PERLITARE FAS SIET
ANNO
MDCCCXXXXVIII PRIVILEGIO LOCUPLETAVIT (5)
Il prelato morì in Napoli il 14.4.1828.(6)
1) Battezzato nella parr. di Sant’Anna di Palazzo.
2) Coppola Nicola dei Conti Coppola Arcivescovo di Bari a suoi figliani laici traviati, Napoli 20.5.1821, dalle Stamperie dei fratelli Fernandez; con deliberazione del 19.4.1818, presa nel Palazzo Municipale della città di Scala, con firme del Sindaco, gli otto Decurioni e il Cancelliere, essendosi soppressa quell'anno l'antichissima sede Vescovile di Scala, si formò una rappresentanza dei cinque Patrizi più in vista affinché intervenissero presso le gerarchie ecclesiastiche per impedirne l'abolizione. La suddetta deputazione così risultò composta:
- L'Arcivescovo di Bari Nicola Coppola
- Il Duca di Canzano Coppola (Patrizio napoletano e Grande di Spagna)
- Il Principe di Casapesenna Bonito (Patrizio napoletano)
- Il Contino Coppola
- Il Marchese di Monterosso Filippo Mezzacapo
3) Coppola Nicola dei Conti, Epistola Pastoralis ad Clerum et Populum Bariensis Diocesis, Romae 1818, Typis Micaelis Puccinelli.
4) Lapide trascritta da Giuseppe D'Angelo.
5) Celano, vol. 9, fol. 116.
6) Manoscritti del Mr. L. Serra di Gerace, vol. 5, fol. 1635 A.S.N.; S.C.N. San Lorenzo, morte n.460; parr. della chiesa dei Gerolamini (NA), lib. morti.
ANDREA COPPOLA
Nobile dei Conti Coppola
Patrizio di Scala
Nacque a Napoli il 16.8.1759(1) dal conte Cesare e da Petronilla Giustiniani. Fu padre e Preposito della Congregazione dell'Oratorio di S. Filippo Neri in Napoli e Presbitero di Castellammare di Stabia. Fece testamento il 18.5.1831 e morì in Portici il 15.3.1832.(2)(3)
Così lo ricorda il coetaneo marchese Carlo Antonio de Rosa, marchese di Villarosa nell'opera: Memorie degli scrittori filippini / o siano della Congregazione dell' oratorio di S. Filippo Neri : raccolte del marchese di Villarosa:
«Andrea Coppola figlio del Conte Cesare Presidente della R. Camera della Sommaria e di Petronilla Giustiniani Patrizia Genovese. Di costui poté dirsi a ragione, che fu puer ingeniosus, et sortitus est animam bonam; poiché fin da’ suoi più teneri anni apparì di che buona e rara indole, e perspicace ingegno era stato dal Dator d’ogni bene a dovizia arricchito. Poiché fin da quell’età che a trastullar consiglia, egli si diportava umile, sofferente con tutti, niente dedito agli scherzi anche innocenti, inclinatissimo allo studio, nel quale si segnalò, e precipuamente al sommo inclinato alla vera pietà. Cominciò ben presto a frequentare la Congregazione de’ nobili giovanetti sotto il titolo di S. Giuseppe, che allora tenevasi nella Casa de’ PP. dell’Oratorio, e fin da quel tempo si mostrò desiderosissimo di esser fra’seguaci di S. Filippo. Quindi dopo le più fervide preghiere vi fu ammesso non avendo ancora compiti gli anni 14 nel dì 8 Dicembre insieme col suo maggior fratello Nicola, che dopo essere stato Preposto della Congregazione fu fatto Arcivescovo di Bari, ed indi trasferito alla Chiesa di Nola. Rendutosi il Coppola Filippino confermò in tutto quella buona opinione, che si era di lui già formata; poiché fin da’primi giorni che abbracciò quel Santo Istituto si fé ammirare come uomo di orazione, di mortificazione, ed esatto osservatore della Regola Oratoriana. In tutto il tempo del viver suo non la trascurò in menoma parte, adempiendola esattissimamente. Di somma edificazione in tutto il tempo che visse, non si permise mai alcun passatempo, comeché lecito, la qual cosa faceva con grande astuzia per non far comprendere che per virtù operava in tal modo. Se gli obblighi di parentela lo costringevano in qualche circostanza a visitar qualche suo congiunto, le sue visite eran brevi, senza dar luogo ad inutili e lunghi cicalecci. Liberalissimo co’ poveri, de’ quali avea intorno non iscarso numero, procurò sempre, giusta il dettame del Vangelo, che la sinistra mano non sapesse ciò ch’erogava la destra. Col suo non iscarso patrimonio cercò di fare diversi abbellimenti alla Chiesa dell’Oratorio, sebbene questi non riuscirono di soddisfazione degli intendenti delle arti ; la qual disgrazia avvenne anche a qualche suo congiunto della Congregazione medesima. Fu due volte costretto suo malgrado di accettar la carica di Preposto, nell’adempir la quale si diportò sempre con la massima moderazione, e dolcezza ; e se talvolta fu costretto ad ammonir taluno, ciò faceva con tanta urbanità e decenza, che colui eh’ era avvertito non se ne querelava punto né poco. Assalito da frequenti mali, eran da lui sofferti con la massima rassegnazione, spesso prendendo a scherzo il malore da cui veniva molestato. Finalmente gravato da indomabile Ortopnea, male col quale perduto aveva altri suoi quattro fratelli, andò a godere la celeste sede ( come lice sperare) nel dì 15 marzo 1832 di anni 73 e mesi 4, lasciando nella Congregazione dell’Oratorio il nome di uomo veracemente virtuoso in tutte le sue parti, ed imitatore perfetto del Neri.
Diede alle stampe la seguente Operetta, che fu quasi obbligato a pubblicarla:
Morale sistema del B. Alfonso M.a de’ Liguori discusso nella Sacra Congregazione de’ Riti con autorità Apostolica, difeso da’ quattro Sillogismi del Signor Canonico D. Gaetano de Folgore che l’oppugnano. Tom. I. in 8°, Napoli 1824.»
1)Battezzato nella parr. di Sant’Anna di Palazzo.
2)Manoscritti del Mr. L. Serra di Gerace, vol. 5, fol. 163.
3) Test. di Andrea Coppola in Archivio Coppola-D’Angelo.
BIPARTIZIONE
DELLA FAMIGLIA COPPOLA IN DUE RAMI
In seguito al poderoso litigio intervenuto tra i
fratelli Antonio e Francesco Paolo, la famiglia si divise in due rami: quello
primogenito di Antonio e quello cadetto di Francesco Paolo.
In effetti vi fu una sorta di damnatio memoriae, per cui i discendenti ignoravano perfino
l'esistenza dell'altro ramo.
Solo pochi anni orsono noi Giuseppe (Pippo) D'Angelo e Francesco Paolo Coppola, nel corso delle nostre ricerche, abbiamo potuto ricostruire l'accaduto e riconciliare, a distanza di più di un secolo, la nostra famiglia.
RAMO
CADETTO DISCENDENTE DA
FRANCESCO
PAOLO COPPOLA E SUFFRAGIA MARCHESE
DOMENICO COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Patrizio di Scala
Nacque a Napoli nell'anno 1789(1)
dal Conte
Francesco Paolo Coppola e da Suffragia Marchese. Sposò il 10.12.1826(2)
la marchesina
Elisabetta Venusio,(3)
n.1781, figlia
di Gaetano, Marchese di Veticchia e Consigliere dell'Ammiragliato, e di
Margherita Vecchione, nobile di Pozzuoli, sorella del Marchese Vecchione,
coniugato con una Sisto dei Duchi di Ceglie.
Domenico Coppola fu, dal 1827, Eletto dei Nobili
della Sezione Pendino di Napoli,(4) Ufficiale dello Stato Civile del detto quartiere(5)
e Cavaliere
dell'Ordine Costantiniano. Nell’anno 1831 è Sottintendente del Distretto di
Sulmona.(6)
Il Coppola e la sua consorte il 26.3.1828 furono ammessi ai Reali Baciamani e Feste di Corte.(7)
Elisabetta Venusio si spense il 1.5.1855, mentre D. Domenico finì di vivere in Napoli il 17.3.1861.(8)
I due coniugi non avevano avuto figli.
1) Mn. L. Serra, op. cit.
2) S.C.N. S. Giuseppe, matr.109.
3) Venusio: Feudataria, aggregata al primo ordine civico della città di Matera, ricevuta per giustizia nell'Ordine di Malta nel 1717 come quarto di altra famiglia, decorata del titolo di marchese di Turi dall'anno 1797 e riconosciuta di antica nobiltà in occasione delle prove di ammissione nelle R. R. Guardie del Corpo. Resid. Napoli. Arma: Di argento alla fascia di azzurro caricata da tre stelle d'oro, accompagnata da tre rose di rosso 2 nel capo ed 1 nella punta. Cfr. Bonazzi Francesco, Famiglie Nobili e Titolate del Napolitano, Napoli 1902, p. 239.
4) Almanacco Reale, Napoli 1827, tip. di Casa Reale.
5) Almanacco Reale, Napoli 1850, tip. di Casa Reale.
6) Test. di Andrea Coppola del 18.5.1831, in Archivio Coppola-D’Angelo.
7) Fascicolo del procedimento per l'ammissione ai Real Baciamani e Feste di Corte. Casa Reale Antica 3 amm., f.484/4 in A.S.N.
8) Sepolto in Poggioreale, S. S. Croce di S. Agostino.
PETRONILLA
COPPOLA
Nobile
dei conti Coppola
Nacque
a Napoli il 6.11.1790(1)
dal conte
Francesco Paolo Coppola e da Suffragia Marchese. Fu educata nel monastero delle
Francescane della S. S. Trinità(2) e sposò
il 27.1.1820(3) il
conte Francesco Ulloa Severino, figlio di Paolo ed Errichetta Perrina.
I
due coniugi ebbero cinque figli:
-Maria Teresa Giuseppa, n. a Napoli(Vicaria) il 1.5.1821. Entrò il 3.2.1841 nel monastero di S. Maria di Donnaregina dell'Ordine di S. Francesco d'Assisi e vestì l'Abito monacale il 20.6.1842;
-Giovanni, n. a Napoli (Vicaria) 2.4.1823, fu ammesso alle R. R. Guardie del Corpo a Cavallo, con decreto del Consiglio di Stato del 24.9.1843, che riconosceva altresì la nobiltà generosa della famiglia Coppola;(4)
-Antonio, n. a Napoli (Vicaria) il 5.10.1825 (nascita
1117);
-Marianna, n. a Napoli 16.3.1828;
-Caterina, n. a Napoli (Avvocata) 22.3.1832 (nascita
211);
Petronilla Coppola morì a Napoli l'8.7.1861 e fu
sepolta in Poggioreale nella S. S. Croce di S. Agostino.
1) Mn. L. Serra, op. cit.; battezzata nella parr. di S. Maria de' Vergini, con i nomi di Petronilla, Teresa, Margherita, lib. nati 28, fol. 193.
2)
Rac. Vargas, vol. 41, op. cit.
3) S.C.N. S. Lorenzo, matr.2.
4) Ministero della Presidenza del Consiglio dei Ministri, vol.539, doc. del 21.3.1859 in A.S.N.
*ANTONIO COPPOLA
Conte del S.R.I.
Patrizio di Scala
Nacque a Napoli il 14.2.1788(1) dal conte Francesco Paolo Coppola e Suffragia Marchese. Sposò il 10.2.1811(2) Concetta della Selva(3) (n.11.12.1782) figlia di D. Francesco, proprietario e Scritturale(4) e da Faustina Goldanga(5); fu avvocato(6) e morì in Napoli il 6.5.1837.(7)
I due coniugi ebbero otto figli dei quali i primi
quattro morti in tenera età: Errichetta (10.6.1811-16.7.1817),(8)
Irene
(8.10.1813-5.11.1815),(9)
Francesco
(2.3.1816-2.7.1818);(10) Maria Carmela (1830-3.8.1834).(11)
Gli altri invece furono:
*Filippo (28.3.1818 - 8.2.1891)
-Andrea Maria(1828 - 21.6.1867)
-Teresa (?-?)(12)
-Lucrezia (26.10.1832 - 1871)
1) Battezzato con i nomi di Antonio di Padova, Matteo, Giuseppe, Raffaele, Giovanni, Vincenzo da Paola, Antonio, Valentino, il 15.2.1788, nella parr. di S. Maria di tutti i Santi in S. Anna fuori Porta Capuana, lib. nati 23, fol. 127r.
2) S.C.N. Vicaria matr.13.
3) Fu battezzata con i nomi di Maria Concetta nella parr. di S. Maria a Cancello, lib. nati 14, fol. 182.
4) Era nato nel 1752. S.C.N. Vicaria 13.
5) Era nata nel 1758, ut supra.
6) ut supra.
7) S.C.N. S. Carlo all'Arena, morti 296.
8) Mn. L. Serra, op. cit.; S.C.N. Vicaria, morti 570.
9) Mn. L. Serra, op. cit.; S.C.N. Vicaria, morte 795.
10) Mn. L. Serra, op. cit.; S.C.N. Vicaria, morte 194.
11) Atti del Test. di Andrea Coppola, in Archivio Coppola-D’Angelo.
12) Atti del Test. di Andrea Coppola, in Archivio Coppola-D’Angelo.
ANDREA
COPPOLA
Nobile
dei conti Coppola
Patrizio
di Scala
Nacque
a Napoli nel 1828(1)
dal Conte
Antonio Coppola e Concetta della Selva;
fu Padre della Compagnia di Gesù (2) e morì prematuramente a Napoli il 21.6.1867(3)
a soli 39 anni
di età.
1) Mn. L. Serra op. cit.
2) Atti dell’eredità di Andrea Coppola, in Archivio Coppola-D’Angelo.
3) S.C.N. Stella 516.
LUCREZIA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Nacque a Napoli il 26.10.1832(1) dal Conte Antonio Coppola e da Concetta della Selva. Entrò il 27.2.1843 per educanda nel monastero di S. Giovanni Battista dell'Ordine di S. Domenico. Il 30.8.1854 vestì l'abito di Monaca con il nome di Suor Maria Domenica; professa il 26.9.1855. Successivamente, abolito il detto Monastero, fu trasferita in quello di S. Maria della Sapienza, da dove uscì per malattia il 18.8.1871.(2)
1)
Battezzata con i nomi di Lucrezia, Maria, Giuseppa, Gaetana il 26.10.1832 nella
parr. di Tutti i Santi. lib. nati 30, fol. 1.
2)
Rac. Vargas, op. cit.
*FILIPPO COPPOLA
Conte del S.R.I.
Patrizio di Scala
Nacque a Napoli il 28.3.1818(1) dal Conte Antonio Coppola e da Concetta della Selva. Sposò in Napoli il 7.4.1838(2) Giuseppa Baccari, n.15.6.1818, figlia di D. Luigi e Carolina Coccia.(3) Fu Avvocato ed Ufficiale del Pio Monte della Misericordia.(4)
Il 9.5.1864
venne insignito del titolo di Cavaliere di Onore e Devozione del Sovrano
Militare Ordine di Malta.(5) Il conte Filippo Coppola morì a Napoli l'8.2.1891(6)
e fu sepolto nel
cimitero di Poggioreale, quadrato detto "dei nobili" nella Cappella
Coppola della Santissima Croce di S. Agostino.
I due coniugi ebbero cinque figli:
-Antonio Maria (24.1.1839 - 27.11.1923)
-Francesca (21.1.1842 - 1909)
-Maria Gaetana (8.1.1844 - 1900c.)
*Vincenzo (21.12.1846 - 1.8.1881)
-Maria Concetta (21.1.1851 - 1900 c.)
1) Registrato con i nomi di Filippo, Maria, Gaetano, Francesco, Luigi, S.C.N., Vicaria nascita 220; battezzato il 27.3.1818 nella parr. di S. Maria dei Vergini.
2) Decreto della Curia del 7.4.1838, lib. matr.17 f 68;S.C.N. S. Carlo all'Arena matr.110; Giuseppa Baccari batt. in S. Giovanni Maggiore (NA).
3) D. Luigi Baccari, n.1781, da D. Vincenzo del comune di Bonefro nella provincia di Capitanata; Carolina Coccia, n.1798 da D. Giuseppe della città di Napoli, anno 1838 matr. Coppola-Baccari. S.C.N. Vicaria.
4)Uff. di Statistica, Guida Almanacco di Napoli e dintorni, anni 1875/76-1876/77, Napoli, ed. Luigi Vallardi 1875-1876.
5)Bonazzi di S. Nicandro Francesco, Elenco dei Cavalieri di Onore e Devozione del SMOM
6)S.C.N. sez. Stella morte 151.
ANTONIO COPPOLA
Conte S.R.I.
Patrizio di Scala
Nacque a Napoli il 24.1.1839(1)
dal conte
Filippo Coppola e da Giuseppa Baccari e sin dalla tenera età manifestò delle
spiccate qualità artistiche che gli resero possibile di rompere un'antichissima
tradizione di famiglia che lo avrebbe visto come uomo di toga oppure di tonaca.
Pertanto il padre, intuite le spiccate capacità pittoriche di Antonio, lo
iscrisse alla prestigiosa Accademia di Belle Arti di Napoli,(2) dove fu premiato molte volte e della quale, poi,
sarebbe diventato professore benemerito. Fin dai primi anni di attività
artistica, il giovane si era dedicato alla pittura, spinto sia da interessi
culturali che da motivazioni sociali, non ultime quelle di frequentare il popolo
napoletano per ricavarne immagini in diretta.
Dopo aver completato il suo corso di studi, prese a dipingere più per appagare un intimo desiderio di provarsi che per ricavare una fonte di reddito.(3)
Terminati gli studi, il nostro Antonio prese in moglie l'8.1.1864(4) la giovanissima Giuseppa Cirillo (n.16.8.1846),(5) figlia di D. Giovanni(6) e Francesca Ferri.(7) Da questo matrimonio nacquero due figlie Anna (n.1865, sp. Alfredo d'Orsi) e Francesca (n.1867, sp. Rodrigo d'Orsi).(8) Più tardi, sull'onda del movimento romantico, Antonio andò a vivere per due anni in Grecia, dove eseguì due soffitti di un palazzo principesco in Atene. Si trasferì ancora a Bari, dove eseguì diversi ritratti. Ritornato in Napoli lavorò indefessamente, esponendo in diverse occasioni pregevoli lavori.(9)
Complessivamente prese parte a poche esposizioni
dedicandosi completamente all'arte commerciale, tanto che a Napoli non vi era
negozio di cose d'arte in cui non si vedevano esposte spesso le sue marine a
tempera, tra le quali si distinguevano particolarmente le marine in tempesta.
Molto efficaci risultavano anche le opere che
rappresentavano le eruzioni del Vesuvio e le sue colate laviche.
Noto nella Napoli artistica ed aristocratica per la
sua eleganza ed eccentricità, era un frequentatore di caffè artistici e
letterari. Intrattenne spesso rapporti commerciali con la
bottega d'arte del tedesco Bowinckel e le sue opere furono frequentemente
acquistate da inglesi, tedeschi ed americani.
Partecipò a Roma, nel 1883, alla Esposizione Nazionale con il quadro: "un sorcio nel vaso", che fu subito venduto. Un'altra opera interessante fu il guazzo intitolato: "Al beveraggio", che fu premiato con menzione onorevole e venduto al collezionista americano Tuckman. La duchessa Meyric di Vienna acquistò un altro suo dipinto di valore: "Magra colazione".(10) Partecipò ancora a due mostre della Promotrice Salvator Rosa di Napoli e cioè a quella del 1883 con i dipinti: "Il pasto del coniglio" e "Stanchezza" e a quella del 1890 con "Paesaggio presso Solofra".(11) Inoltre si ricordano ancora tra le opere più significative del conte Antonio Coppola: "Cristo", premiato con la Grande Medaglia, "Le castagne sotto la brace", "Dopo un mezzo litro", esposto alla Promotrice di Firenze del 1883. Lavori degni di nota sono pure le sue pergamene all'acquerello, che egli trattava con grande maestria.(12) La sua tecnica così immediata e sicura, unita ad una resa luminosa e gradevole, fece apprezzare le sue opere soprattutto ai forestieri.(13)
Oltre che come valido acquerellista riuscì altrettanto bene come litografo, lasciandoci un discreto numero di incisioni gradevoli nel segno e nella resa del soggetto, tra le quali si ricorda: "Dalla Marinella a Napoli" (da un disegno di Giacinto Gigante).(14)
E' da ricordare ancora che un gran numero dei suoi
acquerelli sono stati riprodotti in cartoline postali molto diffuse fino a
qualche decennio fa ed ora oggetto di collezione.
Il conte Antonio Coppola morì in Napoli il
27.11.1923(15) e
fu sepolto in Poggioreale nella cappella dei professori delle Belle Arti.
1) Thieme u Becker kunstlerlexikon (L. Callari), vol. 7, 1912 p. 380; Benetiz E., Dictionaire critique et documentaire des peintres, sculpteur, dessinateur et graveur, Librairie Grund 1976, p.158; S.C.N. S. Carlo all'Arena, nascita 36; battezzato il 25.1.1839 con i nomi di: Antonio da Padova, Maria, Francesco di Paola Emanuele, Giuseppe, Gaetano, Filippo, Michele, Zaccaria, Filomeno, Alfonso Saverio, Tommaso, Suffragio, Gennaro, Luigi, Gabriele, Stanislao, Raffaele, Angelo, Andrea, Giovanni, Agostino, Venanzio, Biagio, Apollonio Baldo, Pasquale, Carlo, Giuda, Taddeo, Francesco, Geronimo, nella parr. di S. Maria dei Vergini; erroneamente il Comanducci riporta come data di nascita il 14.2.1850, Comanducci A.M., Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, ed .Leonide M. Pattuzzi, Milano 1970. vol. 1. p. 487; Ceci Giuseppe, Bibliografia per la storia delle arti figurative nell'Italia meridionale.
2) Servolini Luigi, Dizionario illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, ed. Gorlich Milano.
3) Mamucari Renato, Napoli e i suoi colori, iconografie a cura di Claudio Tanca e Piero Trincia, Roma 1990, p. 197.
4) S.C.N. Avvocata matrimonio 1.
5) S.C.N. Chiaia nascita 541; battezzata il 17.8.1846 con i nomi di Giuseppa, Elisabetta, Maddalena, nella parr. di S. Giuseppe a Chiaia.
6) Giovanni Cirillo, n.1814, da Domenico, era un possidente che esercitava la professione di Ricevitore Doganale del fondaco di Privativa di Soverato in Calabria.
7)Francesca Ferri 1812-23.1.1858 (S.C.N. Avvocata morte 58), era figlia di Carmine Ferri, impiegato militare in ritiro.
8) Il Conte Mannucci così riporta: Coppola (Castellammare di Stabia - Napoli),Conti (s. n. m. pr). Disc. da Antonio e da Rodolfo, ambedue concessionari del titolo, il primo nel 1731, l'altro nel 1734. D'azzurro alla coppa coperta sostenuta da due leoni affrontati, il tutto d'oro.
Figlie di Antonio:
Anna ved. d'Orsi e Francesca moglie di Rodrigo d'Orsi, Mannucci Conte Silvio, Nobiliario blasonario del Regno d'Italia, Collegio Araldico, Roma 1924, vol. 1, p. 466; Anna Coppola ebbe due figli: Maria e Giulio.
Mn L. Serra op. cit.
9) De Gubernatis Angelo, Dizionario degli artisti italiani viventi, pittori, scultori, architetti, Le Monnier, Firenze 1889, p. 138.
10) ut supra.
11) Giannelli E., Artisti napoletani viventi, pittori, scultori, incisori ed architetti, opere da loro esposte, vendute e premi ottenuti in esposizioni nazionali ed internazionali, Tip. Melfi e Joele 1916, p. 147.
12) De Gubernatis Angelo, op. cit.
13) Mamucari Renato, op. cit.
14) Servolini Luigi, op. cit.
15) S.C.N. S. Ferdinando morte 523 p.1.
FRANCESCA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Nacque a Napoli il 21.1.1842(1) dal conte Filippo Coppola e da Giuseppa Baccari. Entrò il 19.11.1852 per educanda nel monastero di S. Maria del Gesù, detto volgarmente Gesù delle Monache, dell'Ordine di S. Chiara d'Assisi. Vestì l'Abito monacale col nome di Suor Maria Consiglia. Fu monaca Professa e successivamente Vericola nel 1905.(2)
1) Battezzata il 21.1.1842 con i nomi di Francesca di Paola, Maria, Gaetana, Vincenza nella parr. di Santa Maria dei Vergini, lib. 35, fol. 84.
2) Raccolta Vargas-Serra v 41 op. cit.
MARIA GAETANA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Nacque a Napoli l'8.1.1844(1) dal conte Filippo Coppola e da Giuseppa Baccari. Probabilmente nubile, fu nominata erede di una quota di proprietà immobiliare in Castellammare, nel testamento del Conte Vincenzo Coppola.(2)
1) Mn l. Serra op. cit.; S.C.N. S. Lorenzo, nascita 14.
2) Testamento segreto del Conte Vincenzo Maria Coppola. Num. rep. reg 623 notarile 551, anno 1881, Notar Sanseverino.
MARIA
CONCETTA
Nobile
dei conti Coppola
Nacque a Napoli l'11.1.1851(1) dal conte Filippo Coppola e da Giuseppa Baccari. Entrò per educanda nel monastero di S. Maria del Gesù. Vesti l'Abito con il nome di Suor Maria Grazia, poi fu monaca Professa. Fu Vericola nel 1905.(2)
1) Battezzata il 12.1.1851 con i nomi di Maria Concetta, Suffragia, Orsola, Alfonsa, Anna, parr. S. Maria dei Vergini, lib. nati 19, fol. 315.
2) Raccolta Vargas-Serra, vol. 41, op. cit.
*VINCENZO COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Patrizio di Scala
Nacque a Napoli il 21.12.1846 dal conte Filippo
Coppola e da Giuseppa Baccari. Sposò il 26.5.1870 l'inglese Cecilia Burges
Watson (n. ? - + 06.02.1917), che era nata a Norton e vissuta nella zona di Piccadily in Londra. D.
Giuseppe e Harriet Story, genitori di Cecilia e delle sue sorelle Errichetta
(sp. Tuttavilla di Calabritto) ed Agnese (m.17.1.1915), si erano trasferiti in
Napoli per motivi che risultano poco conosciuti e mantenevano frequenti contatti
con la Corte di Napoli, e fu proprio a Corte che i due giovani fecero
conoscenza.
Non abbiamo molte notizie su D. Vincenzo Coppola.
Sappiamo che fu Avvocato, mentre sua moglie Cecilia divenne
Dama di Compagnia della Regina Margherita di Savoia. Purtroppo D.
Vincenzo Coppola perì tragicamente, in seguito ad una caduta da cavallo,
lasciando solo un figlio, Errico, che ereditò il titolo di Conte dallo zio
Antonio, morto senza discendenti maschi.
*Errico (27.6.1872 - 12.6.1961)
*ERRICO COPPOLA
Conte del S.R.I.
Patrizio di Scala
Nacque a Napoli il 27.6.1872(1)
dal conte
Vincenzo Coppola e da Cecilia Burges Watson. Fu educato dalla madre secondo i
costumi dell'aristocrazia inglese,
e dal nonno il conte Filippo, che lo prediligeva, sia perché il bimbo,
descritto unanimemente come un bel fanciullo, era rimasto orfano di padre a soli
dieci anni di età e sia perché lo stesso sarebbe stato l'unico continuatore
della sua antica discendenza.
Forse tutte queste attenzioni non aiutarono il
giovane Errico a maturare responsabilmente ed infatti la sua passione per il
gentil sesso, per i lussi, per l'arte di cavalcare, non disgiunto da una
"aristocratica" diffidenza verso una seria attività lavorativa,
provocarono durante la sua vita il depauperamento del pur ricco patrimonio
familiare. Purtroppo, come spesso avviene nella esistenza umana, la costante
ricerca del piacere porta invece al risultato opposto. Infatti la sua storia,
nonostante i suoi sforzi, fu spesso costellata da tragici eventi familiari, a
cui egli reagì con la fuga dalle proprie responsabilità.
Giunto così all'età di 23 anni, gli fu presentata,
dalla zia Badessa nel monastero del Gesù delle Monache, la sua futura moglie
Olga, figlia del Marchese Carlo Merenda, Ufficiale del reggimento dei cacciatori
nell'esercito Borbonico ed eroico combattente nell'assedio di Gaeta, al fianco
di Francesco II e di Emilia Monetto.(2) La celebrazione di questo matrimonio avvenne il 22.7.1895 e fu voluto
praticamente dalle rispettive famiglie. Fu fondata, tra l'altro, sulla
valutazione della presenza dei quattro quarti di nobiltà nei due giovani.
Ovviamente questa unione, fondata semplicemente su queste basi, era destinata ad un rapido disfacimento. Infatti, qualche tempo dopo, Errico presentò domanda di annullamento del matrimonio, provocando la sdegnata reazione dell'Arcivescovo di Napoli che, in una lettera inviata al Conte stesso, lo invitava a riconsiderare la sua decisione che era "inopportuna rispetto anche alla sua privilegiata condizione sociale". Rinunciò così, dal punto di vista formale, ai suoi intenti divorzisti. Intanto Errico Coppola veniva iscritto tra gli anni 1915-16 nelle genealogie nobili compilate dal Marchese Livio Serra di Gerace, membro della Commissione Araldica per le Province Napoletane nella qualità di di legittimo possessore del titolo di Conte già appartenuto all'avo Rodolfo Coppola, primo intestatario del titolo, vantato dal ramo cadetto(3) dei Conti Coppola. Il detto titolo era stato già riconosciuto nella Adunanza della Commissione Araldica Napoletana del 23.6.1893 e. pertanto, ascritto all'elenco regionale(4) e incluso nell'Elenco Ufficiale Nobiliare, pubblicato a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1922.(5)
Il Conte Errico intraprendeva le più disparate
attività lavorative, più per curiosità che per reali esigenze economiche,
collaborando spesso con società internazionali, che si avvalevano della sua
perfetta conoscenza di inglese, russo e francese. Fu pertanto Direttore della
società di navigazione inglese Cook & Son, Dirigente dell'American Express,
collaborando poi, alla fine del secondo conflitto mondiale, per i primi contatti
tra le Autorità locali e le truppe alleate.
Qualche tempo dopo, il 10.10.1951 da inizio alla preparazione della documentazione necessaria per la sua ammissione al Sovrano Militare Ordine di Malta nella qualità di Cavaliere di Onore e Devozione; ma detta pratica non fu mai portata a compimento.(6)
Il Conte Errico Coppola morì in Napoli il 12.6.1961,(7)
mentre sua
moglie Olga Merenda finì di vivere pochi mesi dopo la sua dipartita.
I due coniugi ebbero sei figli:
-Maria (18.6.1896-1986)
*Giuseppe (12.8.1897 - 18.8.1951)
-Cecilia (11.8.1900 - 11.1.1976)
-Vittorio (13.11.1904 - 1971)
-Alessandro (1.1.1907 - 25.5.1917)
-Carlo (15.2.1911 - 1975)
1) S.C.N. Chiaia nascita del 1872 trascritta nel 1882 al n.139; battezzato il 2.7.1872 con i nomi di Errico, Giuseppe, Maria, Filippo, Vincenzo, Antonio di Paola, Catello, Tommaso, Pio, Gennaro, nella parr. di S. Maria la Neve (NA); Testamento segreto del Conte Vincenzo Maria Coppola anno 1881, num. rep. del reg. 623 notarile 551 per Notar Sanseverino di Napoli; espediente di Cecilia Burges Watson, Trib. Civ. Napoli n.3654 anno 1882 vol. 131, p. 102.
2) S.C.N. Vomero matrimonio 65.
3) Mn L. Serra op. cit.
4) Fs. 46 verb. n.52 Commissione Araldica A.S.N.
5) Consulta Araldica del Regno, Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano, ed. Bocca Torino, 1922 p. 287.
6) Lettera del Conte Errico Coppola del 18.10.1951, inviata al SMOM e risposta del Balì Rangoni Machiavelli del 15.3.1952, arch. Priv. Coppola-D'Angelo.
7) S.C.N. Stella n.135 p. II B.
MARIA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Nacque
a Napoli il 18.6.1886(1) dal
conte Errico Coppola ed Olga Merenda. Sposò il 5.6.1919(2)
il lettone Samuel Bauzer, figlio di Elia e di Ghetty Braukman, che conobbe ai
corsi di medicina che egli teneva presso l'Università di Napoli. Questo
rapporto fu subito ostacolato dal conte Errico, che non accettava l'idea che la figlia potesse trasferirsi all'estero. Ma intanto, nel 1915, moriva
Agnese Burges Watson, sorella della nonna Cecilia, che la nominava erede
universale di una cospicua somma di denaro.(3) Pertanto i due giovani, nonostante l'opposizione
familiare, decisero di sposarsi e di partire
per il Brasile. Il viaggio avvenne sulla nave della principessa
Mafalda di Savoia che affondò durante il viaggio di ritorno in Italia.
Maria Coppola fu donna ammirevole e coraggiosa, che
ebbe l'ardire di attraversare l'oceano per vivere in una terra sconosciuta,
lontana dalle comodità e dai lussi della sua famiglia. a soli ventuno anni di
età. Fu anche madre affettuosa, che seguì
con amore ed attenzione i suoi tre figli.
Suo marito Samuel Bauzer nato il 19.2.1884, fu un
grande clinico, interamente dedito alla professione ed agli studi. Profondo
conoscitore di ben otto lingue, era anche un ottimo pianista classico.
I due coniugi, nei primi anni di vita in Brasile,
vissero in S. Paolo; poi si trasferirono definitivamente a Rio de Janeiro.
Durante la tragica epidemia di febbre gialla che colpì duramente quel paese, il
Dr. Bauzer fu impegnato come volontario alla cura delle vittime delle epidemia.
Tutto il resto della sua vita passò dedicata agli
studi medici, tant'è che la morte per infarto lo colse appunto dopo una dura
giornata lavorativa: era l'anno 1959. Il suo funerale, celebrato con tutti gli
onori propri della sua personalità scientifica. si svolsero alla presenza di
alte autorità culturali e politiche, tra le quali si ricorda la presenza del
Presidente del Brasile.
I due coniugi ebbero tre figli:
-Ethel: nata a Rio de Janeiro nel 1924, ha sposato il
pianista classico Iorge Almeida Cunha Medeiros. Psicologa, attualmente svolge la
prestigiosa attività di conferenziera in tutto il mondo. Ha tre figli: Claudia
Maria (n.1957) professoressa di Scienze Informatiche presso l'Università di S.
Paolo; Eduardo (n.1958) professore di Ingegneria e capo del dipartimento di
ingegneria mineraria presso l'università federale; Heloisa (n.1960)
ricercatrice nell'area di supporto matematico finalizzato alle ricerche.
-Almirante Ellis, nato a Rio de Janeiro, ha sposato
Graciette de Alcantara Pinheiro, contrammiraglio della flotta Brasiliana; ha
avuto due figli:
Thais, Tales e Riva, medico.
1) S.C.N. Vomero nascita n.285, p. I.
2) S.C.N. Centrale matrimonio n.78 p IIsb.
3) Public trustee office, 3.2.1916 Comunicazione di apertura testamentaria in favore di miss Coppola, arch. priv. Coppola-D'Angelo.
CECILIA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Nacque a Napoli il 11.8.1900(1)
dal conte Errico
e da Olga Merenda. Sposò nel 1925 Pasquale Villani(2) e morì in Benevento l'11.1.1977.(3) I due coniugi ebbero tre figli: Angelo (20.1.1926), Silvana (6.2.1932),
Rosa (18.6.1933).
1) S.N.C. Vomero nascita 387.
2) Nato in San Gregorio Magno (SA )il 6.7.1905, morto in Benevento il 3.2.1977.
3) S.C. Benevento morte 9 II A.
VITTORIO COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Patrizio di Scala
Nacque a Napoli il 13.11.1904(1) dal conte Errico Coppola e da Olga Merenda.
Sposò in Rio de Janeiro Heljethe Franco. Fu manager di aziende statunitensi. I coniugi ebbero una
figlia:
Maria Lucia, che ha sposato l'ingegnere minerario Gil Duarte de Marais ed ha
avuto quattro figli: Claudia, Lucia (medico), Maria (psicologa), Alessandro
(universitario).
Successivamente Vittorio Coppola si trasferì prima in Bolivia e, poi, in Uruguay
dove si sposò, per la seconda volta, con Lyda Duyos, e dal secondo matrimonio
ebbe altri due figli, Victor Enrique e Maria del Carmen.
Morì a Montevideo (Uruguay) il 12 luglio 1971 (ore 06,00).
1)
S.C.N. Vomero, nascita 523.
2) Verbale di morte n. 568.
ALESSANDRO COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Patrizio di Scala
Nacque a Napoli il 1.1.1907(1) dal conte Errico Coppola e da Olga Merenda. Morì, in seguito ad una spericolatezza dettata dall'incoscienza infantile, la mattina del 24.5.1917.(2)
Quel giorno il fanciullo era stato accudito e
preparato dalla madre per andare a scuola, mentre nel cortile della loro villa
al Vomero il cocchiere lo attendeva, come al solito, per accompagnarlo.
Purtroppo il piccolo Alessandro aveva preso la pericolosa abitudine di scendere
da casa lasciandosi scivolare giù per la ringhiera delle scale; ma quel giorno
quella spericolatezza gli fu fatale. Il bambino stramazzò sul selciato,
lasciando i due genitori con una ferita forse mai più chiusa.
1) S.C.N. Vomero, nascita 6.
2) S.C.N. Montecalvario, morte 118 p II B.
CARLO COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Patrizio di Scala
Nacque a Napoli il 14.2.1911 dal conte Errico Coppola
ed Olga Merenda. Partecipò come ufficiale carrista a tutto il secondo conflitto
mondiale. Ferito ad una gamba nella battaglia di Tobruk, rientrò in Italia dove
svolse l'attività di commercialista. Sposò la prof. Lidia Berarducci il
29.4.1944 e si trasferì in Roma nel
1965, dove morì il 7.10.1975.
I due coniugi ebbero due figli:
-Marcello, n.20.10.1947
-Olga, n.10.10.942
MARCELLO COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Patrizio di Scala
Nato a Napoli il 20.10.1947(1) dal
Nobile Carlo Coppola e Lidia Berarduci, ha sposato Rita Sranceskun insegnante. Esercita
l'attività di medico, docente universitario titolare della cattedra di chirurgia presso l'Università "La Sapienza"
di Roma, e con la sua nascita si è formato un nuovo ramo cadetto che trasmette
i titoli di Nobile dei conti Coppola e Patrizi di Scala.
1)S.C.N. Vomero.
OLGA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Nata a Napoli il 10.10.1944, dal Nobile Carlo Coppola
e da Lidia Berarducci, sposa il N.H. Marco Fonderplanitz, laureato in lettere straniere
e traduttore di opere letterarie. E' stata Preside di Liceo in Roma.
*GIUSEPPE COPPOLA
Conte del S.R.I.
Patrizio di Scala
Nacque a Napoli il 12.8.1897(1)
dal Conte Errico
Coppola e da Olga Merenda.
Anche la vita del conte Giuseppe Coppola fu
turbolenta come quella del padre e per molti aspetti le due esistenze presentano
numerose affinità.
Educato ai lussi ed alle raffinatezze, Giuseppe ebbe una particolare inclinazione per le donne e per la vita mondana, che si univa ad una intensa passione per le auto ed, in particolare, per le prime motociclette di cui fu un appassionato pilota. Giuseppe il 26.10.1922(2) sposò in Aversa Maria Antonia dei Marchesi Capone (n. 23.9.1897),(3) figlia di Francesco, possidente e gioielliere e Cristina Fusco, donna educata secondo rigorosi precetti educativi che difficilmente avrebbe potuto convivere con il suo turbolento marito. Ed infatti dopo qualche anno l'unione naufragò definitivamente, nonostante vari tentativi di conciliazione tentati dalle rispettive famiglie. Partecipe fin dal nascere alle attività del partito fascista ne rivestì cariche di rilievo e partecipò come Ufficiale Pilota e volontario al conflitto bellico in Etiopia ed alla guerra di Spagna, riportando per le sue azioni due decorazioni al valore ed una citazione nel monumento dedicato, nella città di Bilboa, ai piloti italiani. Il Conte Giuseppe Coppola morì in Napoli il 18.8.1951(4) e fu sepolto nella cappella gentilizia dei Marchesi Merenda. Invece sua moglie Maria Antonia scomparve in Napoli il 15.5.1973.(5)
Giuseppe e Maria ebbero tre figli:
*Errico 23.6.1923
-Francesco Paolo 25.3.1925
-Cristina 13.5.1926
1) S.C.N. Vomero, nascita 412.
2) S.C. Aversa, matrimonio 185.
3) S.C. Aversa, nascita 556 p. I serie A sez. II.
Domenico Fusco Giovanni Capone
sp. Luisa d'Anna sp. Angela Pisano
------------- ---------------
| |
Cristina Francesco Paolo
Fusco Capone
n. Cardito n. Aversa
7.8.1857 31.7.1855
m. Aversa m. Aversa
8.3.1832
Si sposano Francesco Paolo Capone e Cristina Fusco, da cui:
|
----------------------------------------------------------------------------
Giovanni Angela Maria Antonia Giuseppa
n. Aversa n. Aversa n. Aversa n. Aversa
1.1.1883 21.9.1885 23.9.1897 sp. Davide Cuorno
4.3.1937 15.5.1973(NA)
4) S.C.N. Vomero 329 p. I; p. S. Maria la Libera morte, vol. 3, p. 23.
5) S.C.N. Vomero.
FRANCESCO
PAOLO COPPOLA
Nobile
dei conti Coppola
Patrizio
di Scala
Nacque
a Napoli il 25.3.1925,(1)
dal conte
Giuseppe Coppola e da Maria Antonia Capone. Dopo aver completato gli studi
classici si iscrisse alla facoltà
ingegneria di Napoli.
Francesco
morì ad appena diciannove anni di età colpito da una raffica di mitraglia
partita da un aereo alleato, nel corso di un bombardamento su Napoli, avvenuto
il 10.9.1943.
1) S.C.N. Vomero, nascita.
CRISTINA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
E' nata a Napoli il 13.5.1926, dal Conte Giuseppe
Coppola e da Maria Antonia Capone. Ha sposato Mariano Buonocore, da cui ha avuto
due figli: Antonio e Concetta.
*ERRICO COPPOLA
Conte
del S.R.I.
Patrizio di Scala
E' nato a Napoli il 23.3.1923(1) dal Conte Giuseppe Coppola e da Maria Antonia Capone. Ha sposato il 23.3.1955(2) Liliana de Rosa, nata a Napoli il 31.1.1931,(3) donna acuta e madre amorevole, figlia di Armando,(4) artista pittore e Maria Bocchino.(5)
Il Conte Errico visse e fu educato durante l'infanzia
nella villa del nonno paterno fino a quando, con la separazione dei due
genitori, la madre si trasferì prima in Aversa nel palazzo del suo genitore
Francesco Capone e pochi anni dopo rientrò in Napoli.
Completati gli studi classici, Errico si iscrisse
alla facoltà di Giurisprudenza, passò poi all'Accademia Aeronautica ed infine
nella Pubblica Sicurezza, dove tra l'altro ha portato a compimento numerose
operazioni di polizia all'estero.
Errico Coppola, riconosciuto come uomo di grande simpatia e modestia, è stato un padre diligente ed affettuoso ed inoltre, per la sua dedizione ai suoi impegni professionali, il 2.6.1983 è stato nominato Cavaliere del Lavoro.(6)
E' deceduto in Napoli il 24.5.1992.
I due coniugi hanno avuto tre figli:
*Francesco Paolo n.27.5.1956
-Rosario n.16.5.1959
-Gianpaolo n.17.3.1964
1) S.C.N. Vomero nascita 576.
2) S.C.N. Montecalvario matrimonio 149.
3) S.C.N. Montecalvario nascita; sorelle: Adriana e Bianca.
4) Nacque a Napoli il 26.10.1902 e ivi morì nel 1978. Era figlio di Gesuè de Rosa noto impresario teatrale e gioielliere e da Concetta Ricci, donna di rinomata bellezza, dalla quale ebbe cinque figli: Vittorio, Mario, Alberto, Anna e Bianca.
La famiglia de Rosa vanta un'antica tradizione di appartenenza alla Massoneria di Palazzo Giustiniani. Tra gli altri occuparono cariche in questa fratellanza Vincenzo, Mario, Ottavio Rotondo, figlio di Anna, consulente economico del Banco di Napoli ed attualmente Gran Tesoriere della Loggia d'Italia, Gennaro Rotondo, figlio di Bianca direttore di orchestra.
5) Nata a Napoli il 19.1.1906, da Liberato di professione albergatore e da Giuseppa Misticone, morì in Napoli il 24.4.1986.
6) Nomina n.137045 s.3.
ROSARIO COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Patrizio di Scala
E' nato a Napoli il 16.5.1959,(1)
dal conte Errico
Coppola e da Liliana de Rosa; ha militato come giocatore di rugby nella serie B.
Sposa in Napoli il 1.7.1988(2) la
prof. Antonella Mastrocinque, figlia di Antonio e Carmela Prezioso. E' dottore
commercialista. Ha un figlio, di nome Fabio, nato a Napoli il 25.11.1993.
1) S.C.N. sez. I nascita 1764 (a); battezzato con i nomi di Rosario, Maurizio in S. Caterina a Formiello.
2) P. S. Maria la Libera (Vomero).
GIANPAOLO COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Patrizio di Scala
E' nato a Napoli il 17.3.1964,(1)
dal conte Errico
Coppola e Liliana de Rosa. Sposa il
7.9.1991(2) Paola
Amato, nata a Napoli il 31.6.1966,(3)
figlia di Felice
e Maria Russo. E' laureato in scienze politiche.
Figli: Errico, nato a Napoli il 16.6.1992
1) S.C.N, sez. A.R. Arenella, nascita n.0687; battezzato in S. Caterina a Formiello.
2) S.C.N. Mercato Pendino matrimonio; p. S. Eligio Maggiore (NA).
3) S.C.N. Mercato; battezzata nella p. di S. Caterina in Foro Magno.
4) Battezzato il 19.7.1992 nella chiesa di S. Maria la Scala.
*FRANCESCO PAOLO COPPOLA
Conte del S.R.I.
Patrizio di Scala
E' nato a Napoli il 27.5.1956(1) dal
conte Errico Coppola e da Liliana de Rosa. Compiuti gli studi scientifici, si è impegnato per alcuni anni in attività politica, entrando a far parte della direzione nazionale del movimento giovanile socialista. Appassionato studioso di tradizioni religiose e filosofiche orientali, ha studiato presso illustri ricercatori internazionali. Laureato in giurisprudenza e, poi, in Psicologia, è avvocato in Napoli, inoltre, è magistrato onorario, V.P.O. presso il Tribunale di Napoli.
1) S.C.N. sez. Vomero, nascita 981; battezzato con i nomi di Francesco di Paola, Giuseppe, Armando, nella parr. di S. Caterina a Formiello.
2) Battezzato a Napoli, nella Parrocchia di S. Caterina a Formiello.
RAMO
PRIMOGENITO DISCENDENTE DA
ANTONIO COPPOLA E MARIANNA LANTE DELLA ROVERE
MARIA PETRONILLA
Nobile dei conti Coppola
Nacque a Napoli il 4.12.1794(1) dal Conte Antonio e Marianna Lante della Rovere. Entrò il giorno 1.12.1801 per educanda nel monastero delle Canonichesse Lateranensi di S. Maria di Regina Coeli.(2) Sposò il 22.4.1843(3) Raimondo del Balzo Duca di Presenzano, gentiluomo di Camera del Re, figlio di Nicola e di Caterina Crivelli dai Duchi di Rocca Imperiale. Morì in Napoli il 10.6.1872.(4)
1) Battezzata il 9.12.1794 nella parr. del Duomo, lib. nati 16, fol. 77.
2) Raccolta di documenti Vargas-Serra vol. 42 A.S.N.
3) S.C.N. S. Lorenzo matrimonio 24.
4) S.C.N. Pendino morte 483.
CRISTINA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Nacque a Napoli il 15.1.1800(1) dal Conte Antonio e Marianna Lante della Rovere. Entrò per educanda nel monastero delle Canonichesse Lateranensi l'11.1.1807.(2) Sposò l'11.3.1824 il Marchese Luigi Lombardi,(3) da cui ebbe almeno un figlio, di nome Alfonso, che fu ufficiale delle R. R. Guardie del Corpo a Cavallo(4) e morì in Napoli il giorno 1.8.1876.(5)
1) Battezzata il 15.1.1800 con i nomi di Cristina, Maria, Raffaella, Giuseppa, nella parr. del Duomo.
2) rac. Vargas-Gerace vol. 42.
3) Ms. Serra, op. cit.
4) Real Commissione per i Titoli di Nobiltà, proc. Alfonso Lombardi, vol. 5, pag. 330, ora distrutti; altro fascicolo di detto processo conservato presso il Ministero delle Presidenza in A.S.N.
5) S.C.N. Avvocata morte 533.
FILIPPO
COPPOLA
Nobile
dei conti Coppola
Patrizio
di Scala
Nacque a Napoli intorno all'anno 1801 dal Conte Antonio Coppola e Marianna Lante della Rovere, ereditò dallo zio Arcivescovo alcuni importanti uffici in Roma.(1) Si spense in Napoli alla giovane età di 35 anni l'8.11.1836.(2)
1) ASN, Preambolo testamentario e causa presso la Gran Corte di Vicaria tra gli eredi di Mons. Domenico Coppola, pandetta corrente, proc. n.6081.
2) S.C.N. Porto morte 1762.
LUCREZIA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Nacque a Napoli il 14.2.1803(1)
dal conte
Antonio Coppola e Marianna Lante della Rovere. Entrò per educanda il 27.3.1810(2)
nel monastero
delle Canonichesse Lateranensi di S. Maria di Regina Coeli e, più tardi,
precisamente il 16.4.1827(3)
si trasferì,
sempre da educanda, a quello di S. Maria di Donnalbina dell'Ordine di S.
Benedetto.
Il 13.5.1830
vesti l'Abito monacale con il nome di Suor Maria Lucrezia nel monastero di S.
Giovanni Battista dell'Ordine di S. Domenico. Professa, nello stesso romitaggio,
il 30.6.1831 ne fu Priora fino al
1863, anno nel quale questo monastero fu soppresso.
La chiesa di S. Giovanni Battista, denominata di S.
Giovanniello delle monache, si trova in Napoli alla via Costantinopoli. Oggi è
sede della Congrega degli Artisti. Fuori la chiesa, guardando al lato sinistro,
vi è il seguente ricordo marmoreo:
D.O.M.
ECCLESIAM HANC
DIVO IOANNI BAPTISTAE DICATAM
TEMPORIS INIURIA PROPE COLLABENTEM
NUNC VERO
A MONIALIBUS ORDINIS S. DOMINICI
REGIA OPITULANTE MUNIFICENTIA INSTAURATAM
NOVIS
ORNAMENTIS AC PICTURIS
ADAUCTAM
XYSTUS E DUCIBUS RIARIO SFORZA
ARCHIEPISCOPUS NEAPOLITANUS
INSTANTE
MARIA LUCRETIA EX COMITIBUS COPPOLA
PRIORISSA
SOLEMNI RITU CONSECRAVIT
III NON. APRILIS MDCCCLIX
FRIDERICUS TRAVAGLINI ARCHIT. DIREXIT (4)
1) Battezzata con i nomi di Lucrezia, Maria Lutgarda, nella parr. del Duomo, lib. nati 16, fol. 184.
2) Rac. Vargas-Serra vol. 41.
3) Rac. Vargas-Serra vol. 42.
4) Lapide trascritta da Giuseppe D'Angelo. Cfr. anche Celano, vol. 8, fol. 45 e ss., G. Aspreno Galante, Guida Sacra della Città di Napoli, p. 103.
FRANCESCA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Nacque a Napoli il 27.6.1805(1) dal Conte Antonio Coppola e Marianna Lante della Rovere, entrò per educanda il 28.6.1812(2) in un monastero di cui ignoriamo il nome e successivamente fu trasferita nel Monastero di Gesù e Maria. Sposò in Napoli il 14.9.1828(3) il marchese Gennaro Salines, figlio di Antonio e Maria Torti Ragrile. Si spense in Napoli il 12.10.1886.(4)
1) Fu Battezzata con i nomi di Francesca, Maria Lutgarda, il 27.6.1805 nella parr. del Duomo lib. nati, vol. 16, fol. 218.
2) Rac Vargas-Serra, vol. 40.
3) S.C.N. S. Giuseppe matrimonio 63.
4) S.C.N. S. Ferdinando morte 193.
*CESARE COPPOLA
Conte del S.R.I.
Patrizio di Scala
Nacque a Napoli il 20.7.1792(1)
dal conte
Antonio e Marianna Lante della
Rovere; sposò il 16.5.1819(2)
Maria Antonia
Ruffo principessa di Motta S. Giovanni, principessa di S. Antimo, duchessa di
Bagnara e di Baranello (n.1800), figlia del Principe Francesco (1779-1865) e di
donna Nicoletta Filangieri dei principi di Cutò.
Il conte Cesare fu Giudice del Tribunale Civile della Provincia di Terra di Lavoro(3) e Magistrato della R. Corte dei Conti. Morì in Napoli l'11.7.1844.(4)
I due coniugi ebbero cinque figli:
*Antonio (19.7.1824 - 27.12.1888)
- Francesco (20.11.1827 - 1.10.1830, morto a soli tre anni)(5)
- Marianna (21.9.1829 - 26.3.1911)
- Vincenzo (13.11.1831 - 3.9.1854)
- Filippo (17.10.1833 - 1899)
1) Battezzato con i nomi di Cesare, Maria, Filippo, Raffaele, Giuseppe, Girolamo, Francesco di Paola, nella parr. del Duomo lib. nati vol. 16, fol. 40.
2) S.C.N. S. Ferdinando, matrimonio 116.
3) S.C.N. S. Ferdinando, matrimonio del figlio Antonio, 121.; e Atti dell’eredità di Andrea Coppola, in Archivio Coppola-D’Angelo.
4) S.C.N. S. Lorenzo, morte 1160; fu sepolto in Poggioreale (NA) quadrato detto "dei nobili", Cappella della Congregazione della Santissima Croce di S. Agostino.
5) S.C.N. Pendino, nascita 1008; morte: Ms. L. Serra op. cit.
MARIANNA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola.
Nacque a Napoli il 21.9.1829(1)
dal conte Cesare
e Maria Antonia Ruffo di Motta S. Giovanni; si sposò il giorno 11.9.1852(2)
con Gherardo de
Ciutiis barone di Santa Patrizia, figlio di Vincenzo e Maria Auricchio, dal
quale ebbe due figli: Vincenzo e Salvatore.
Vincenzo, n. 1859 si sposò con Marianna Coppola,
figlia del conte Antonio e Maria Antonia Imperiale, dalla quale ebbe due figli:
Filippo premorto e Gherardo, ed in seconde nozze con Caterina Caracciolo.
Salvatore sposò Giovanna Sgueglia della Marra ed ebbe due figlie: Carolina ed Anna.
Marianna morì in Napoli il 26.3.1911.(3)
1) S.C.N. S. Giuseppe, nascita 385.
2) S.C.N. S. Ferdinando matrimonio 224.
3) Ms. L. Serra op. cit.
VINCENZO COPPOLA
Nobile
dei conti Coppola
Patrizio
di Scala
Nacque
a Napoli il 13.11.1831(1)
dal Conte Cesare
e da Maria Antonia Ruffo di Motta S. Giovanni. Fu cadetto delle R. R. Guardie
del Corpo e morì in Napoli il 3.9.1854(2) a soli
23 anni di età.
1) S.C.N. S. Ferdinando, nascita 807.
2) S.C.N. S. Ferdinando, morte 950.
FILIPPO COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Patrizio di Scala
Nacque a Napoli il 17.10.1833(1) dal conte Cesare Coppola e Maria Antonia Ruffo di Motta S. Giovanni. Sposò il 4.9.1858(2) Lucia Salvatore de Dino, figlia di Ferdinando, deputato del Regno (1861), e Rosa Correale, ed ebbe tre figlie: Luisa, nata il 17.1.1860,(3) Antonietta nata il 9.4.1864,(4) Anna nata nel 1868.(5)
Il giorno 13.11.1875(6) si risposò con Irene Frezza, figlia di Giovanni duca di San Felice ed Agata Capece Minutolo, senza avere altra discendenza.
La figlia Anna il 28 marzo 1894 sposò il conte Felice Santangelo, figlio del cav. Carlo dei marchesi Santangelo e di Carolina Farina.(7)
La figlia Antonietta sposò il 20.04.1896 l’avv. Eduardo Correale, patrizio sorrentino. Il matrimonio fu benedetto da mons. Francesco Saverio Petagna vescovo di Castellammare di Stabia (NA).(8)
Fu Brigadiere delle R.R. Guardie del Corpo a Cavallo(9) e morì in Napoli nel 1899.(10)
1) S.C.N. S. Ferdinando, nascita 807.
2) S.C.N. S. Giuseppe, matrimonio 95.
3) S.C.N. S. Ferdinando 56.
4) S.C.N. Vicaria nascita 610, sp. il 20.4.1896 Edoardo Correale.
5) S.C.N. Porto nascita 571, sp. il 28.3.1894 Felice dei Marchesi Santangelo.
6) Ms. L. Serra op. cit.
7) Partecipazione di matrimonio. Archivio Coppola-D’Angelo
8) Calendario d’Oro, anno 1897
9) Istanza presso il Ministero e Real Segreteria di Stato del 3.11.1859 delle Guardie del Corpo a Cavallo: Don Filippo Coppola ai fini della dimostrazione della "intera nobiltà", Ministero della Presidenza. fs. 550, inc. 16, fol. 91.
10) Ms. Serra op. cit.
*ANTONIO COPPOLA
Conte del S.R.I.
Patrizio di Scala.
Nacque a Napoli il 19.7.1824 (1) dal conte Cesare Coppola e Maria Antonia Ruffo di Motta S. Giovanni. Sposò in Napoli il 20.5.1850(2) la marchesa Maria Antonia Imperiali d'Afflitto dei Principi di Francavilla (20.2.1833 - 29.8.1900), figlia di Michele (15.8.1795 - giugno 1867)(3) e Giulia Sanseverino dei principi di Bisignano (+ 26.11.1881), figlia del principe Pietrantonio Sanseverino di Bisignano, dama di Corte dal 1858.(4)
Il conte Antonio Coppola fu nominato il 27.12.1858
Maggiordomo di settimana e poi fu confermato in questo incarico nel gennaio del
1859. Nello stesso anno fu elevato al rango di Gentiluomo di Camera di Entrata
ed infine il 17.2.1870, dal re in esilio Francesco II di Borbone, gli fu
conferita l'onorificenza della Croce di Cavaliere di Giustizia dell'Ordine
Costantiniano.(5)
Antonio Coppola si spense in Napoli il 27.12.1888(6) e fu sepolto nella Cappella della S. S. Croce di S. Agostino; sua moglie invece risulta deceduta in Napoli il 29.8.1900.(7)
I due coniugi ebbero tredici figli, dei quali sette
morirono in giovane età: Cesare (16.2.1852-27.4.1852),(8)
Michele
(24.1.1853-15.1.1855),(9) Giovanni
(21.9.1854-4.4.1855),(10) Maria
Immacolata (Ancella del Sacro Cuore di Gesù, 13.1.1856-20.2.1879),(11) Alfonso
(3.9.1857-14.8.1858), (12) Maria
Giulia (9.2.1859-11.1.1898),(13) Francesco(15.1.1862 - 16.10.1880), (14) e sei sopravvissero:
- Marianna (24.12.1863 - 11.3.1884)
- Maria Cristina (5.2.1866 - 26.1.1928)
* Vincenzo (18.8.1868 - 4.9.1934)
- Lucrezia (13.11.1870 - 2.2.1928 )
- Giuseppe (13.11.1873 - 30.1.1920)
- Emanuella (22.4.1876 - ? )
1) S.C.N. registrato con i nomi di Antonio, Mario, Raffaele Gennaro, Francesco di Paola, Nicola, Gaetano, Filippo, Faro, Vincenzo di Paola. Pendino nascita 711; battezzato nella parrocchia della Rotonda.
2) S.C.N. S. Ferdinando, matrimonio 124; parr. S. Giorgio dei Genovesi e Invito di Nozze in Archivio Coppola-D’Angelo. I capitoli matrimoniali furono stipulati il 27.01.1850 per notar Antonio Mellone di Napoli (Archivio Coppola-D’Angelo).
3) Il marchese Michele Imperiale d’Afflitto fece testamento il 30.05.1867 per notar Augusto Apolloni di Roma. Archivio Coppola-D’Angelo
4) L’Araldo Almanacco Nobiliare del Napoletano, anno 1882, p. 270.
5) Arch. Priv. Coppola-D'Angelo.
6) S.C.N. S. Ferdinando e Atti dell’eredità di Andrea Coppola, in Archivio Coppola-D’Angelo.
7) Ms. l. Serra op. cit. Fece testamento olografo il 6.9.1884 (depositato presso il not. Pasquale Villari di Napoli aperto e pubblicato il 14.9.1900).
8) S.C.N. S. Ferdinando, nascita 165, morte 297.
9) S.C.N. S. Ferdinando, nascita 93, morte 51.
10) S.C.N. S. Ferdinando, nascita 808, morte 261.
11) S.C.N. S. Ferdinando, nascita 58; S. Giuseppe, morte 74.
12) S.C.N. S. Ferdinando, nascita 780; S.C. C.mare, morte 424.
13) S.C.N. S. Giuseppe, nascita 138, Mn. L. Serra op .cit. Fece testamento il 4.1.1898 per Not. Pasquale Villari, copia in Archivio Storico Coppola-D'Angelo.
14) S.C.N. S. Ferdinando, nascita 50, Mn. L. Serra op. cit.
MARIANNA COPPOLA
Nobile dei Conti Coppola
Nacque a Napoli il 24.12.1863(1) dal Conte Antonio Coppola e Maria Antonia Imperiali d'Afflitto, sposò il 13.1.1881(2) il barone Vincenzo de Ciutiis di Santa Patrizia figlio di Gherardo. Morì in Napoli il 11.3.1884.(3)
Figli: Filippo, morto il 1.10.1885, e Gerardo de
Ciutiis, che sposò, come si vedrà in seguito, Emmanuela Coppola, sorella della
madre.
1) S.C.N. S. Giuseppe nascita 577.
2) S.C.N. S. Giuseppe matrimonio 3. Il 9.1.1881, per gli atti di notar Somma di Gragnano, furono stipulati i capitoli matrimoniali.
3) S.C.N. S. Carlo morte 184.
MARIA CRISTINA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola.
Nacque a Napoli il 5.2.1866(1)
dal conte
Antonio Coppola e Maria Antonia Imperiali d'Afflitto, sposò il 28.11.1895,
nella Cattedrale di Castellammare, il Marchese S.R.I. avv. Tommaso Battiloro
(17.7.1858-4.10.1939), fu Pietro, di Rocchetta (al Volturno). Il matrimonio fu
celebrato dal vescovo stabiese mons. Vincenzo Maria Sarnelli, nella cappella di
San Catello di casa Coppola.(2)
Morì in Napoli
il 26.1.1928.(3)
Ebbe sette
figli: Pietro (12.10.1896-29.5.1917 Sottotenente di Fanteria e Medaglia
d'Argento al V. M.), avv. Domenico (1.1.1899-29.12.1974), ing. Angelo
(28.11.1899-16.7.1978), ing. Antonio (18.1.1901-4.12.1969), Maria Antonietta
(29.09.1902-30.4.1914) prof. dott. Mario (28.2.1905-07.12.1967), e Marianna (n.
9.10.1897, sp. avv.
Cesare Ferone di Domenico), tutti morti improle. Pertanto l'eredità dei
Battiloro si è devoluta, in virtù di testamenti reciproci, al Sovrano Militare
Ordine di Malta.
1) S.C.N. S. Giuseppe 57.
2) Vincenzo M. Sarnelli, Panegirici, Discorsi e lettere Pastorali, Napoli 1914, p. 325-330.
3) Ms. L. Serra op. cit.
LUCREZIA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Nacque a Napoli il 13.11.1870(1) dal Conte Antonio Coppola e Maria Antonia Imperiali d'Afflitto, sposò il 5.7.1897(2) il marchese on. cav. avv. Pasquale d'Elia (+ 24.11.1937) di Domenico, ma dal matrimonio non nacquero figli. I coniugi adottarono una figlia dal nome Amalia d’Elia che sposò il dott. Gaetano Cicconardi, da cui Clara, nata a Napoli il 28.2.1924, sposata al costruttore napoletano De Lieto.
Lucrezia Coppola morì in Napoli il 2.2.1928.(3)
1) S.C.N. S. Giuseppe nascita 488.
2) Ms. Serra op. cit.
3) Testamento olografo del 23.9.1927 pubblicato con verbale del 22.2.1928 per notar Ambrogio Tavassi.
GIUSEPPE COPPOLA
Nobile dei conti Coppola.
Patrizio di Scala.
Nacque a Napoli il 13.11.18731
dal Conte
Antonio Coppola e Maria Antonia Imperiali d'Afflitto, sposò Clara dei Baroni
Belli d'Isca (o dell’Isca);2 morì il 30.1.19203 e fu
sepolto in Poggioreale nella Cappella della Santissima Croce di S. Agostino.
Ebbe tutti figli a lui premorti (Maria Antonietta, Massimo, Anna Maria, Maria).
1) S.C.N. S. Giuseppe nascita 474.
2) Fogli nuziali del 10.11.1904 per notar Luigi Tavassi.
3) Lapide nella Cappella.
EMANUELLA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola.
Nacque a Napoli il 22.4.1876(1) dal Conte Antonio Coppola e da Maria Antonia Imperiali d'Afflitto; sposò in Napoli, con dispensa pontificia, il 23 novembre del 1904, il barone Gherardo de Ciutiis di Santa Patrizia, figlio della sorella Marianna. Ebbe tre figli:
a) Vincenzo (15.3.1914-5.6.1993) celibe;(2)
b) Lucia (11.7.1912-30.1.1984) sposata con l’ing. Pasquale d'Elia (14.4.1911-2.11.1986(3), da cui Ettore (9.8.1940)(4) sp. 1°: Cirella Cortazzo, 2° Maria Mautone;(5) Elisa 23.10.1938, sp. Luigi Di Lella(6) da cui: Vittorio, Francesca Romana e Pasquale;
c) Carmen (16.07.1907-?) sposata con il prof. avv. Renato Saviano, da cui Leonardo (n. 23.2.1935 – m. ), Maria Rosaria (Mimmina n. 6.4.1936), Anna (n. 15.7.1938), Emanuela (n. 27.12.1944 – m. ).
1) S.C.N., S. Giuseppe, nascita 203.
2) Barone di Santa Patrizia, laureato in Giurisprudenza, generale dei Carabinieri.
3) Ingegnere, Professore Ordinario di “Architettura Tecnica” presso la Facoltà di Ingegneria della Università di Napoli “Federico II” e nel corso della Sua carriera accademica aveva rivestito la carica di Pro-Rettore della stessa Università.
4) Laureato in ingegneria Civile-Idraulica e Professore Associato di “Protezione Idraulica del Territorio” presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Napoli “Federico II”.
5) Nata a Napoli il 12 Ottobre 1948, laureata in Lettere Moderne ed in Storia e Filosofia, Professore Ordinario di Geografia presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Napoli “Federico II”.
6) Avvocato, professore Ordinario presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Napoli “Federico II”.
*VINCENZO COPPOLA
Conte del S.R.I.
Patrizio di Scala.
Nacque a Napoli il 18.8.1868(1)
dal conte
Antonio Coppola e Maria Antonia Imperiali d'Afflitto dei principi di Francavilla;
sposò il 12.1.1891(2)
Elisabetta
Andreassi (22.8.1870-19.2.1943), figlia del marchese Raffaele e Vincenza
Spasiano, di Pasquale, patrizia sorrentina.
Il 6.11.1924 il conte Vincenzo Coppola presentò alla Commissione Araldica gli incartamenti richiesti per il riconoscimento da parte dello Stato italiano del titoli di Conte e Patrizio di Scala.
La sua titolarità fu dichiarata con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 18.1.1927.(3)
Il Conte Vincenzo Coppola finì di vivere in Napoli
il 4.9.1934; aveva avuto dieci figli:
- Antonietta (28.12.1891 - ? )
- Marianna (21.12.1892 - 14.10.1978)
- Maria Immacolata (2.4.1894 - ?)
- Raffaella (21.12.1892 - 13.10.1919, morì a 27 anni di età)(4)
* Antonio (14.1.1896 - 1975)
- Giulia (11.11.1897 - ?)
- Lucrezia (25.1.1899 - 27.7.1969)
- Giuseppe, detto Pippo, (29.9.1900 - 23.2.1934, in giovane età)(5)
- Cesare (24.2.1904 - 21.7.1970)
- Marino (20.10.1910 - 3.6.1980)
1) S.C.N. S. Giuseppe nascita 767; battezzato con i nomi di Vincenzo, Pasquale, Maria, Gioacchino, Francesco d'Assisi, Pompilio, Agapito. Lib. nati 12 f 89.
2) S.C.N. S. Giuseppe matrimonio 2; parrocchia di S. Liborio alla Carità, lib. nati, p. 263.
3) Spreti Vittorio, Enciclopedia Storico Nobiliare Italiana ed. Enc. Storico Nobiliare Italiana, 1929 Milano, p. 627.
4) Ms. L. Serra op. cit.
5) Battezzato con i nomi di Giuseppe, Immacolato, Michele, Rosario, Vincenzo, Catello, S.C.N. Montecalvario nascita 999; Libro d'Oro della Nobiltà Italiana anni 1950-57 e Collegio Araldico 1955 Roma. Testamento a favore della sorella Lucrezia del 10.5.1933 pubblicato con verbale del 10.6.1934 per notar G. Battista Croce.
ANTONIETTA o MARIA ANTONIA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola,
Nacque a Napoli il 28.12.1891(1)
dal Conte
Vincenzo e da Elisabetta Andreassi, sposò l'avv. Carlo Rossi Bussola del comm.
Raffaele.(2)
Ebbe due figli: Raffaele e Carmen (Pupa).
1) Ms. L. Serra, op. cit.
2) Capitoli matrimoniali del 24.1.1914, in Archivio Storico D'Angelo-Coppola.
MARIANNA o ANNA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola.
Nacque a Napoli il 21.12.1892(1)
dal Conte
Vincenzo ed Elisabetta Andreassi, sposò il colonnello d’artiglieria cav.
Arturo Profumi(2)
(4.5.1886-10.2.1942) di Fortunato, da cui ebbe due figli: Amedeo ed Adriana. Morì
a Napoli il 14.10.1978.
1) Ms. L. Serra, op. cit.
2) Capitoli matrimoniali del 10.4.1920 per not. G. Battista Croce di Pollena Trocchia (NA).
MARIA IMMACOLATA COPPOLA
Nobile di conti Coppola.
Nacque a Napoli il 2.4.1894(1)
dal Conte
Vincenzo ed Elisabetta Andreassi, sposò il barone dott. Giovan Battista
Selvaggi di Francesco, da cui Francesco (Franz).
1) Ms. L. Serra, op. cit.
*ANTONIO COPPOLA
Conte del S.R.I.
Patrizio di Scala.
Nacque a Napoli il 14.1.1896(1)
dal Conte
Vincenzo ed Elisabetta Andreassi, sposò il 12.12.1920(2) Clementina Massa (+ 12.08.1966), figlia di Francesco (fu Gaetano) e
Bianca dei baroni Luongo (fu Vincenzo). Antonio fu Cavaliere di Onore e
Devozione del S.M.O.M. (3) ed
ebbe tre figli:
- Vincenzo Conte del S.R.I. e Patrizio di Scala, nato
Napoli il 5.10.1921(4) (+ a
Genova l'11.11.1979) che sposò Clotilde (Anna Maria) Giuliano, dalla quale ebbe
quattro figlie: Clementina (n. Sorrento 7.4.1942),
Ada (n. Sorrento 30.3.1944), Fiorella e Attilia
- Elisabetta, nobile dei Conti Coppola, nata a Napoli il 7.8.1923, suora di clausura col nome di suor Maria Amante dell'Eucaristia, dell'Ordine delle Adoratrici Perpetue, nel Monastero di S. Bartolomeo in Castellammare (Professione Semplice il 08.01.1963, Professione Solenne il 26.03.1966).
- Francesco, nobile dei conti Coppola, nato a Napoli il 3.3.1925; sposò a Genova il 28.4.1951 Amalia Mezzana, dalla quale ebbe Renata, nata a Genova il 3.8.1954, unica figlia.(5) Si spense in Sorrento l'8 agosto 2001.
Alla morte della moglie (12.8.1966), il conte Antonio
si risposò con Alis Alba Natalini, dalla quale aveva già avuto due figli: Paolo e
Maria Giulia.
Morì a Montecatini l'17.11.1975.
Mariagiulia Francesco da Lagonegro Catello Rita Anna Catello Gennaro è nata a Napoli il 2 gennaio 1948 ed è sposata con Mario Baldascini (deceduto in Aversa il 19 marzo 2003) dal 1970; dal loro matrimonio è nata in Napoli il 10 maggio 1972 Claudia Dolores Paola Rosa Catello.
1) Battezzato con i nomi di Antonio, Mario, Rosario, Addolorato, Vincenzo, Catello, nella parrocchia di S. Maria in Montesanto, lib. nati vol. 10, fol. 89; S.C.N. Montecalvario nascita 63.
2) S.C.N. S. Ferdinando matrimonio 417.
3) Libro d'Oro della Nobiltà Italiana anni 1950-57 e Collegio Araldico, Roma 1955.
4) Registrato con i nomi di Vincenzo, Rosario, Francesco ad Nives, Gaetano, Catello, S.C.N. S. Ferdinando, nascita 766.
5) Libro d'Oro, ut supra.
*PAOLO COPPOLA
Conte del S.R.I.
Patrizio di Scala
Paolo Maria del Rosario Filippo Antonio, nato a Napoli il 25 maggio 1932, dal Conte Antonio e da Alis Alba Natalini, coniugato (15.10.1958) con Virginia Rita Anna Perrot, nata ad Ercolano il 2 gennaio 1932. Paolo é deceduto in Roma il 23 Aprile 2006.
Figli:
1) Alba Maria Giulia Catella Gennara Cira Antonia,
nata a Portici il 1 maggio 1960;
2) Elisabetta Maria Catella Gennara Angela Antonia, nata a Napoli il 10 marzo
1963 sposata con Carlo Carbone (18 maggio 1991) da cui sono nati:
2.1. Laura Anna Virginia, a Napoli, il 6 settembre 1995
2.2. Luigi Roberto Paolo, a Roma, il 21 marzo 2001;
3) Antonia Carla Giorgia Catella Gennara Maria Carmela, nata a Napoli il 3
novembre 1970, sposata con Giuseppe Costantini (26 ottobre 2002), da cui
Alessandro Paolo Peter nato a Roma il 18 Febbraio 2007.
GIULIA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola.
Nacque a Napoli l'11.11.1897(1)
dal Conte
Vincenzo Coppola ed Elisabetta Andreassi, sposò(2) il nobile cav. Alberico dei baroni Selvaggi
(+26.5.1952) figlio di Francesco, di Manduria (Taranto).
Figli: Elisa, Fiorilla, Francesco, Rodolfo, Lucio.
1) Ms. L. Serra op. cit.
2) Capitoli matrimoniali del 3.4.1924, per not. G. Battista Croce di Pollena Trocchia (NA).
LUCREZIA COPPOLA
Nobile dei conti Coppola.
Nacque a Napoli il 25.1.1899(1) dal Conte Vincenzo Coppola ed Elisabetta dei marchesi Andreassi, sposò a Castellammare il 20.4.1940 Vincenzo d'Angelo (Pozzuoli 9.3.1906 - Castellammare di Stabia 10.1.1984), noto Artista Pittore. Morì a Portici il 27.7.1969. Ebbe un unico figlio Giuseppe (Pippo), coautore di queste note, nato a Castellammare di Stabia il 21.1.1943.(2)
1) Ms. L. Serra op. cit.
2) Battezzato nella parr. della Cattedrale di Cast.re con i nomi di: Giuseppe, Catello, Gerardo, Procolo..
GIUSEPPE D'ANGELO*
E' nato a Castellammare di Stabia il 21.1.1943(1)
da Lucrezia dei
conti Coppola e Vincenzo D'Angelo (di Procolo e Maria Altura). Nel 1961 conseguì
la maturità classica e nel 1966 si laureò in Giurisprudenza. Dal 1971 al 1997
è stato professore ordinario di Materie Giuridiche ed Economiche negli Istituti
di Istruzione secondaria di secondo grado ed è avvocato penalista. Ha
costituito e poi avviato il riordino dell'Archivio Storico Comunale di
Castellammare di Stabia di cui è Soprintendente Onorario, ed ha svolto per
dodici anni la funzione di Giudice Conciliatore. Dal 1989 al 1992 è stato
presidente del Circolo Nautico Stabia di Castellammare. Dal mese di febbraio 1993 al febbraio
1994 è stato Assessore esterno al Bilancio del Comune di Castellammare di
Stabia.
E' autore di apprezzati saggi di ricerca storica ed archivistica ed ha pubblicato numerosi articoli su riviste e giornali operanti sul territorio.
Il 19 aprile 1970 ha sposato Michelina Di Lorenzo (n.
8.12.1943),
dalla quale ha avuto due figlie:
- Lucrezia, nata a Vico Equense il 3 marzo 1971.(2)
- Mariacristina, nata a Vico Equense il 26 novembre 1973.(3). Il 21.07.2007 ha sposato il dott. Carlo De Luca, da cui Bruno Giuseppe Catello, nato a Napoli il 13.01.2009.
* Biografia a cura di Francesco Paolo Coppola.
1) Battezzato con i nomi: Giuseppe, Catello, Gerardo, Procolo.
2) Battezzata con i nomi: Lucrezia, Cristina, Emanuela, Catello.
3) Battezzata con i nomi: Mariacristina, Rosa, Catello.
MARINO COPPOLA
Nobile
dei conti Coppola
Nacque in Castellammare il 20.10.1910(1) dal conte Vincenzo Coppola e da Elisabetta dei marchesi Andreassi. Sposò il 23.4.1939 Elisa Calcagni dalla quale ebbe una figlia: Maria Cristina, nata a Castellammare il 9.9.1940.(2) Fu Cavaliere di Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta.(3)
E' morto a Caracas (Venezuela) il 3.6.1980.
1) S.C. C.mare nascita 986; battezzato con i nomi di Marino, Catello, Gerardo, Addolorato, Rosario, Vincenzo, Raffaele, Luigi, Gennaro, nella Cattedrale.
2) Libro d'Oro della Nobiltà Italiana, op. cit.
3) Giovanni Celoro Parascandolo, Elogio funebre del Conte Marino Coppola, tip. De Martino, Castellammare di Stabia, 1980.
CESARE COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Patrizio di Scala.
Nacque a Napoli il 24.2.1904(1)
dal conte
Vincenzo ed Elisabetta Andreassi. Sposò in
Napoli il 21.4.1937(2)
Rosaria Marzano
(9.5.1910 - 18.2.1997), del duca Luigi (1.5.1881-1.9.1938), e fu Cavaliere di
Onore e Devozione del S.M.O.M.
Morì a Castellammare il 21.7.1970.
I due coniugi ebbero un figlio:
- Vincenzo (21.7.1939 – 10.10.1998)
1) S.C.N. Avvocata nascita 214; battezzato con i nomi di Cesare Maria, Espedito, Pasquale, Vincenzo, Catello nella parr. S. Maria (Montesanto) Napoli, lib. nati, vol. 11, p. 158.
2) Libro d'Oro, op. cit.
VINCENZO COPPOLA
Nobile dei conti Coppola
Patrizio di Scala
E' nato a Giugliano (NA) il 21.7.1939 da Cesare
Coppola e da Rosaria Marzano, avvocato in Firenze, sposò in prime nozze Ornella
Bertone dalla quale ha avuto tre figli:
- Pierfrancesco, nato a Napoli il 22.02.68 e
coniugato il 02.08.97 con Marina Scardi, da cui Gianmarco nato a Brescia il 27 giugno 1999
(compare di battesimo, il 5 settembre 1999, lo zio Giuseppe D’Angelo) e
Pierpaolo nato a Brescia il 21 gennaio 2001.
- Filippo nato a Milano il 20.04.77
- Maria Giulia nata a Napoli il 25.09.65
E’ deceduto a Firenze il 10 ottobre 1998.
1) Nata a Cava de’ Tirreni (SA) il 9.11.1943 dall’ing. Cav. Vitt. Veneto comm. Ubaldo e Clara Matacena.
*PIERFRANCESCO COPPOLA
Conte del SRI
Patrizio di Scala
Cav. di Onore e Devozione del Sacro Militare Ordine di Malta e Cavaliere di Giustizia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Nato a Napoli il 22.02.68 e coniugato il 02.08.97 con Marina Scardi, da cui:
Gianmarco nato a Brescia il 27 giugno 1999 (compare di battesimo, il 5 settembre 1999, lo zio Giuseppe D’Angelo) e Pierpaolo nato a Brescia il 21 gennaio 2001.