LO STEMMA GENTILIZIO
Ramo
Primogenito
D’azzurro alla coppa d’oro circondata da cinque gigli del medesimo.
Ramo
Cadetto
D’azzurro alla coppa d’oro sostenuta da due leoni affrontanti, del medesimo.
Sicuramente antichissimo, lo stemma dei Coppola nel contempo semplice e ricco di significati esoterici che sono sfuggiti a tutti gli studiosi che si sono avvicendati allo studio di questa divisa. In origine lo stemma dei Coppola era probabilmente unico ed effigiava la sola coppa senza includere altri simboli che successivamente furono aggiunti.
Questa ipotesi fu avanzata dal genealogista seicentesco Carlo de Lellis, che aveva rintracciato proprio a Scala un antichissimo stemma appartenente a questa famiglia che appunto riportava solo la coppa. Ora se è vero, come è vero, che ogni stemma ha un valore propriamente simbolico, dallo stemma originario dei Coppola possiamo rintracciare uno dei simboli principali di tutta la tradizione esoterica e cavalleresca.
La coppa di Cristo che aveva ispirato l'antica leggenda del Graal.
Questa interpretazione nasce anche dal fatto che Scala, questa piccola cittadina prossima ad Amalfi, aveva vissuto il suo periodo di massimo splendore proprio durante il periodo in cui si erano svolte le prime crociate e a queste campagne di guerra avevano partecipato molti patrizi di quel luogo, tanto che lo stesso fondatore dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, Gerardo Sasso, era originario di quei luoghi.
Pertanto l'influenza di questa tradizione cristiana potrebbe aver determinato la scelta del simbolo, provocando progressivamente la formazione del cognome: Coppa, Coppolata, Coppola.
Per quanto attiene poi ai colori dello stemma ovviamente dato il valore sacro del simbolo cristiano il suo colore non poteva che essere d'oro mentre il fondo non avrebbe che potuto essere d’azzurro, come il mare che costeggia quelle splendide coste o forse il cielo simbolo della purezza dell'esperienza mistica.
Più tardi una prima differenziazione avvenne con l'inserimento nello stemma dei due leoni affrontanti, che servivano a qualificare la formazione di un nuovo ramo della famiglia e solo nel XVI secolo, con l'invasione di Carlo VIII, ci fu la creazione del nuovo simbolo che aggiungeva alla coppa i cinque gigli di Francia.
Originariamente il simbolo dei Coppola di Castellammare era quello più antico con i leoni, così come si ritrova sulla lastra sepolcrale di Paolo Coppola XVI sec. e nei documenti di Diego Coppola. Col tempo, però, alcuni membri della famiglio cominciarono ad usare anche quello con i cinque fiordalisi, tanto che nel secolo XVIII quello con i leoni fu dismesso.
Agli inizi del XIX secolo, in seguito al poderoso litigio intervenuto tra i due fratelli Coppola, Antonio e Francesco, per l’eredità dello zio, mons. Domenico Coppola, arcivescovo di Mira, lo stemma con i leoni fu definitivamente acquisito dal ramo cadetto, discendente appunto da Francesco.
Pertanto:
Ramo primogenito Di
azzurro alla
coppa di oro circondata da cinque
gigli del medesimo.
Ramo cadetto Di azzurro alla coppa di oro sostenuta da due leoni affrontanti, del medesimo.